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Finalmente ! Lettura scorrevole ! Capolavoro
"Le azioni dei malvagi non possono sfuggire agli occhi degli uomini. Con tutto il suo sforzo la terra non riesce a nasconderle." Sicuramente l'Amleto non ha bisogno di grandi presentazioni. Si tratta di una vicenda che ruota attorno a uno dei personaggi più iconici della letteratura di ogni tempo e genere. Il suo continuo dubitare, essere o non essere, agire o non agire, lo rendono una figura incredibile che nemmeno noi lettori riusciamo a comprendere. È folle o finge di esserlo? Agisce consapevolmente oppure è preda di un costante raptus? Un libro sempre attuale, mai banale, semplicemente pazzesco.
La traduzione di questa edizione è affidata ad Eugenio Montale. La storia di Amleto credo la conoscano tutti, non penso di fare spoiler quindi se dico la mia versione. Provate a leggere questo libro pensando a cosa sarebbe accaduto se il morto (in questo caso il re), non avesse parlato con il vivo Amleto, e di conseguenza costui non avesse mai saputo il misfatto accaduto dietro le quinte della vita apparente. Cosa sarebbe successo? Amleto avrebbe vissuto il lutto come ogni persona vive a modo proprio il lutto, con le sue varie fasi, e poi ne sarebbe uscito, come ogni giovane in cui la vita torna prepotentemente a esigere di essere vissuta; e chi c’era ad aspettarlo? La giovane Ofelia era già pronta con il cuore in mano per offrirsi totalmente a lui, se non fosse intervenuto il padre di lei a mettersi d’inciampo tra gli innamorati. Alla fine l’animo nobile di Amleto (di chi si abbandona senza remore al dolore del lutto, che è lo stesso animo di chi si abbandona totalmente all’amore, e questo è certo), avrebbe ceduto all’amore incondizionato di Ofelia, si sarebbero sposati, avrebbero avuto figli, il re-zio sarebbe nel frattempo morto senza eredi, e il trono di Danimarca sarebbe ritornato come di diritto ad Amleto, o figli di Amleto, comunque nella dinastia del re morto ammazzato. Il tempo avrebbe restituito ad Amleto ciò che era di Amleto, lasciando che la vita continuasse a sprigionarsi sempre e comunque. Invece, ora, pensate a cosa ha causato che il regno dei morti si sia intromesso nel regno dei vivi? Morte e follia, spire di vendetta, infelicità, e un solo assassinio ne ha portati altri cinque, lasciando tutti nella disperazione e nella tristezza, e un regno avvolto nel silenzio, invece che da grida di esultanza. Forse questa storia ci insegna il perché i mondi tra vivi e morti debbano essere separati: perché involontariamente cercheremmo una giustizia che distruggerebbe solo le nostre vite. La giustizia comunque non riporterà chi ci è stato tolto, non lo farà.
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