L' anima e il suo destino
- EAN: 9788860301185

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06/03/2019 14:17:30
Un vero e proprio trattato di Teologia, chiaramente eterodosso ma fondato su attente e valide argomentazioni a sfondo scientifico. Il discorso regge solidamente fino al raggiungimento del livello di anima spirituale ed etica, ma quando si approda a voler corroborare la tesi dell'immortalità dell'anima (e ancor più un'immortalità che conservi la personalità) la solidità del percorso fin lì fatto viene pian piano a sfaldarsi e ci si può appigliare solo ad ipotesi "verosimili" e di carattere esistenziale. Affascina comunque certamente la possibilità, da parte della coscienza laica, di giungere a condividere la ragionevolezza di tali ragionamenti. Altamente consigliato a coloro che faticano a raccapezzarsi nei meandri della dogmaticità tradizionale e che si incamminano nell'umile ricerca della verità. Come Gesù, d'altrone.
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17/11/2015 22:36:14
Una lettura difficile e impegnativa che non può prescindere da alcune conoscenze teologiche e filosofiche, in quanto vengono rivisitati alcuni importanti temi religiosi, scomodando nella loro esposizione, platonismo, razionalismo gnostico, scientismo, eclettismo, rendendo la lettura alquanto ostica quanto forse attraente per lettori dalla fede vacillante. Ciò non toglie che il libro sia da leggere anche nonostante le critiche e le smentite giunte da diversi illustri esponenti del mondo cattolico, che accusano l'autore di superficialità e di scarsa competenza teologica. Trovo che in ogni caso vi siano dei punti di vista condivisibili, altri invece più fantascientifici e discutibili, da scoprire e interpretare nella complicata esposizione, nonostante permanga quel senso di distacco critico dal cattolicesimo, di cui l'autore stesso ha fatto parte, e quella vicinanza ad una religione universale laica più simile ad Hans Kung, con un occhio anche ad una tradizione gnostico-idealistica tedesca, che però non guasta; anzi dà l'occasione al lettore di riflettere su alcuni temi sotto una diversa angolazione. Alla fine, però, credo che nulla si aggiunga o tolga circa l'idea sul destino dell'anima e sulla sua origine e/o esistenza...
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01/10/2015 21:35:37
Effettivamente non siamo fatti solo di visibile materia ordinaria ossia di sola energia convenzionale ma, anche, di materia invisibile che gli scienziati chiamano "oscura" ove pare risieda un surplus di energia "consapevole" (che noi chiamiamo e. psichica o anima). Il testo del Mancuso, quindi, presenta valide tesi, dunque, sull'immortalità dell'anima, appare però, nella lettura non molto avvincente, soprattutto nei destini. BUONO.
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20/06/2012 22:23:19
Questo di Mancuso è un libro interessante , e non a caso ha riscosso un notevole successo per essere un trattato di teologia. Soddisfa l'orizzonte di attesa del mondo laico su temi come il significato della natura, il senso del mondo e della sofferenza, la possibilità di pensare Dio e l'immortalità dell'anima in modo razionale, confrontandosi con la filosofia contemporanea. Tutto plausibile. Il ragionamento fila, e trova una sua coerenza che lo porta ad una critica ed ad una soluzione di molte aporie "storiche" della teologia tradizionale . Ma quello che resta è un sistema filosofico strutturato e razionale, o si tratta ancora del cristianesimo? Più che ad un concetto di Dio come divina entelechia, come Principio ordinatore del cosmo, mi sento più affezionato ad un Dio fatto di carne e di sangue, un Dio-persona a cui si possono raccontare i propri fatti personali e che ti sta a sentire come un padre, un amico. Mi sembra un po' difficile da digerire l'idea centrale e discriminante di questo libro: l'idea di un Dio che non interviene nella storia, se non come spirito regolativo della natura e della moralità umana. Ma può essere davvero questo il Dio degli ebrei del mar Rosso e del sacrificio sulla croce dei cristiani? Non lo so. Per la risposta forse basterebbe una rilettura del Padre Nostro... Comunque, l'intenzione è buona, e l'onesta intellettuale di Mancuso è indiscutibile. La sua resta un importante approssimazione al concetto di Dio, pur continuando a permanere molti interrogativi e molti misteri. Sarà perché questa, come altre teologie che cercano di circoscrivere la complessità del concetto di Dio, rappresenta ovviamente non Dio come tale, ma soltanto, per dirla con S. Tommaso, 'ciò che gli uomini chiamano Dio'.
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21/06/2011 00:02:31
Un pò ostico, per chi forse ha poche nozioni di teologia mista a filosofia, ma il perdurare a tutti i costi di Mancuso nel domostrate l'immortalità dell'anima attraverso le sue pagine, con citazionie rimandi ai testi bibblici, per poi sintetizzare il concetto di giustizia e di bene, e solo attravrso questi la salvezza dello spirito... Mi dispiace ma ho trovato il testo ridondante e prolisso.
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09/05/2011 23:32:52
Insomma,devo abbandonarlo per la seconda volta (stavolta sono a metà)Vito Mancuso mi piace moltissimo sopratutto per la sua semplicità...ma stavolta io non riesco a proseguire,troppo difficile il linguaggio...adatto a persone più intelligenti di me...mi arrendo....
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14/02/2011 11:45:14
Si potrebbe liquidare il libro dell'ex prete Mancuso con "un Odifreddi in salsa new age". Solo che Odifreddi (che dal punto di vista speculativo è semplicemente nullo, come ho scritto più volte)almeno ha una cosa di buono: l'ironia, Mancuso nemmeno quella. Mancuso dice di voler leggere la teologia alla luce della ragione ma le "ragioni" che porta a suo sostegno sono più incredibili (da un punto di vista laico)delle tesi che vuole combattere: sembra di leggere la sceneggiatura di film quali Matrix, Guerre Stellari o Al di là dei sogni. Si parla di una non meglio definita energia, di note luminose ed altri "argomenti razionali" del genere. Quello che veramente traspare è un odio profondo alla Chiesa Cattolica (forse dovuto al fatto di essere un ex prete) ed un'arroganza senza limiti nel tentare di demolire, con argomenti appunto risibili, alcuni dogmi della Fede Cattolica. Fastidioso poi il continuo ricorrere a citazioni di ogni genere che poi il più delle volte non centrano nulla col discorso che si sta conducendo. Ancora più fastidiosi sono i salti logici dell'autore quando non sa giustificare le sue tesi (proprio come Odifreddi). Ridicolo poi che si dichiara cattolico quando non solo non è cattolico ma si rivela proprio non credente. Da un punto di vista poi strettamente sostanziale, le sue tesi non è che siano teologicamente insostenibili ma sono, come dicevo, proprio irrazionali e fantasiose e sono nettamente in contrasto con la semplicità e, allo stesso tempo, profondità e bellezza Evangelica. Dio per Mancuso è un'entità estranea che affida il mondo ad un principio ordinatore non meglio identificato! (mancano solo le spade laser ed il potere della forza), ed il Dio Padre? il Buon Pastore? l'Abba?! L'autore non sa accettare la sofferenza, che tutto verrà ricapitolato in Cristo, che la fede abbisogna di una scelta consapevole del Mistero.. e allora nega tutto! Un altro passeggero sulla giostra della speculazione anti-religiosa!!
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02/11/2010 12:16:56
Non sono riuscito a leggerlo, ho smesso dopo i primi capitoli ... sono totalmente in disaccordo con l'autore che inscena un triste tentativo di adattare la religione cristiana all'uomo moderno, ho sempre pensato che la religione è il mezzo grazie al quale l'uomo può elevare se stesso a qualcosa di più che semplice uomo, che essa costituisca la spinta grazie alla quale innalzarci e non,viceversa, un mero conglomerato di regole superate da tracinare verso il basso delle nostre esigenze. e mi stupisce ancora di più il fatto che la prefazione sia firmata da ..... e ci siamo capiti.
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14/09/2010 12:50:54
Non ho studiato filosofia e pertanto l'ossessiva critica con paragoni più o meno dotti con altre fonti mi è estranea o indifferente.Questo senza sminuire o offendere nessuno. A mio modestissimo avviso condivido la versione dell'autore e mi auguro che la sua visione contribuisca a far nascere nella gente una spiritualità sentita che faccia svoltare e crescere una chiesa che credo superata per la sua visione di Dio come essere fastidioso, vendicativo ed a volte perverso. A mio avviso la divinità può essere solo amore .Capito questo, da parte mia posso solo pensare via gli orpelli!
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31/05/2010 12:28:04
il libro è molto interessante, ben scritto, anche se per alcuni aspetti resta molto in superficie. come spesso accade per colpire molti target si finisce per non far contenti nessuno, puo' accadere. personalmente ho trovato molto interessante la visione del peccato originale e del battesimo, da perfeto ignorante è da sempre la mia visione e mi conforta l'opinione del teologo.
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06/03/2010 17:29:01
Secondo me questo libro è un bel libro per quanto riguarda la chiarezza dell’esposizione, mentre è un libro perfettamente inutile per l’obiettivo che l’autore si prefigge. Se questo deve essere un tentativo di fondare una teologia credibile anche per il laico (inteso nel senso di non credente) direi che il tentativo è miseramente fallito. Qualunque teologia uno voglia esporre e difendere, per aderire è comunque sempre richiesto un atto di fede; almeno per un attimo la ragione deve essere messa a tacere (e questo, onestamente, lo riconosce anche l’autore quando parla della resurrezione del Cristo). Il libro può risultare “sgradevole” per le tesi che l’autore avanza e che costituiscono una demolizione radicale di molti dei dogmi di fede che la Chiesa cattolica professa. Le qualità di affabulatore dell’autore cercano di mascherare alcune profonde lacune nel ragionamento che l’autore porta avanti quando cerca di rendere ragionevole il suo pensiero. Ad esempio Mancuso cerca di rendere plausibile l’anima e condivisibile da parte di tutti cercando di collegarla con una qualche fantomatica “qualità” del contenuto energetico di un essere vivente. Ovviamente essendo l’autore un teologo e non uno scienziato potrebbe venire spontaneo scusarlo. Secondo me invece è doppiamente colpevole perché propaganda falsità scientifiche senza nessuna reale motivazione. Se è vera la famosa equazione di Einstein E=mc2 (ed al momento non abbiamo motivi per dubitare della sua validità) allora l’energia contenuta in una roccia di 80 kg od in me è esattamente la stessa, la scienza non può dire nient’altro, il resto sono chiacchiere. Certo poi una differenza esiste tra me ed una roccia: io sono una struttura dissipativa, mantengo basso il mio contenuto di entropia a spese dell’ambiente esterno. Una roccia invece rimane inalterata nel tempo. Ma la scienza non può misurare l’anima. Secondo me la fede deve essere “ragionevole” per non offedere la mia ragione, ma nella mia professione di fede non posso che riconoscere che la scienza non è in grado d
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15/11/2009 19:38:19
Ottimo.
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15/07/2009 13:20:09
Libro bellissiomo: è doverosso ringraziare l'autore per il suo CORAGGIO a sfidare quelli che vogliono il cristianesimo strisciante verso interpretazioni letterali che trasfigurano da sempre il suo messaggio rendendolo l'ombra di quello che dovrebbe essere: comunicatore di Libertà.
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09/06/2009 21:27:02
Sicuramente un libro "composto" ,frutto di quella alchimia che è conoscenza, intelligenza e cuore. La scuola dell'anima libera e innamorata di Dio è quella perseguita da menti luminose, come il Cardinale Martini, del quale amo profondamente il coraggio e il pensiero. Scorre tra le pagine la volontà di risvegliare ogni pigrizia etica e ridare fiducia a chi si sente orfano di una teologia spesso incompresa o incomprensibile. La scrittura si sviluppa come un romanzo e l'autore sa "essere" presente anticipando il dubbio del lettore, rispondendo con la pazienza e la sicurezza del bravo maestro. Poi, come disse il teologo tedesco Angelus Silesius "Se in te vuoi udire la Parola Eterna, devi prima del tutto sottrarti all'udire."E Vito Mancuso ci insegna anche questo. Grazie
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19/04/2009 14:10:51
un libro libero che ha il coraggio di riproporre i dogmi cattolici e la fede cristiana senza disprezzarli o negarli. E' una visione che trovo convincente perchè in sintonia con le nuovve prospettive della scienza.Non sono in grado di valutare la veridicità delle concezioni scientifiche esposte,ma credo che l'autore tenga conto di dati ormai generalmente collaudati a prescindere dall'esattezza o meno di quelli che possono essere i dettagli.E' veramente lodevole non rassegnarsi all'incomprensione e all'indifferenza,come avviene purtroppo oggi e cercare spiegazioni ,approfondimenti sulle verità di fede. Come catechista ho sempre cercato di non banalizzare e rispettare l'intelligenza delle persone con le quali si cerca di fare un cammino di fede. Oggi ho un notevele sostegno in più.Sono veramente grata all'autore
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10/04/2009 18:00:30
Originali le tesi di Vito Mancuso sull'anima, meno originali le sue considerazioni sulla veridicità della dottrina della Chiesa cattolica, che già da tempo conoscevo avendo letto gli scritti dello scrittore Renato Pierri. Solo qualche esempio tra molti: Vito Mancuso a pag. 34: "Non si può pretendere dagli altri la razionalità, e riservare a se stessi la possibilità di appellarsi al mistero quando in casa propria i conti non tornano". Renato Pierri (Il Tempo 6 ottobre 2007): "Benedetto XVI, nel suo libro "Gesù di Nazaret", a pagina 56 scrive: «Naturalmente si può chiedere perché Dio non abbia creato un mondo in cui la sua presenza fosse più manifesta; perché Cristo non abbia lasciato dietro di sé un ben altro splendore della sua presenza, che colpisse chiunque in modo irresistibile». E sapendo che la risposta non c'è, conclude: «Questo è il mistero di Dio e dell’uomo, che non possiamo penetrare». Il che significa: se vogliamo credere in Dio, dobbiamo rassegnarci ad accettare le contraddizioni che ne conseguono". Vito Mancuso a pag. 121: "Se si ritiene...che sia lui [il Dio personale] a disporre ogni cosa e a decidere chi deve vivere e chi invece morire, il mondo...risulta moralmente inaccettabile". Renato Pierri (Il Riformista 8/12/2006): "Il fatto che il creato, compresa la vita umana, dipenda da Dio, non significa assolutamente che questo potere sia continuamente in atto; vale a dire che sia Dio a decidere di dare la vita e la morte ad ogni individuo". Non mi dilungo con gli esempi e concludo osservando che anche il modo di Mancuso di condurre critiche alla dottrina della Chiesa alla luce della ragione, ma "nel nome dell'essenza del Cristianesimo" (pag. 30) è identico a quello di cui si è sempre avvalso Renato Pierri nei suoi libri. Veronica Tussi
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19/02/2009 10:37:47
Trovo estremamente "contradditoria" l'immagine pagana di copertina del saggio con l'assunto teologico di cattolico ultramodernista dell'autore. Inoltre vi sono nel testo numerose contraddizioni relative ai concetti materia-energia,Dio-anima ecc. In conclusione è una riscrittura di Teilhard de Chardin.
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09/01/2009 17:05:51
sicuramente interessante anche se certe teorie mi sembrano un po' debolucce, inoltre se inizialmente si allontana dai dogmi del catechismo sul finale li riabbraccia quasi completamente, mi piacerebbe leggere anche qualcosa che confutasse in maniera razionale le sue ipotesi che non ritengo banali
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02/12/2008 11:14:00
Un libro che non può lasciare indifferenti e che mi ha molto sorpreso, da inesperto di teologia e con le classiche nozioni del catechismo. Certo sono affascinanti le argomentazioni dell'Autore e poggiano su basi forse più solide della dottrina di Santa Romana Chiesa che, in certi punti, viene quasi demolita. E non e' facile affermare, dall'interno, che certi dogmi sono ...da dimenticare... Complimenti.
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07/11/2008 14:39:29
tenere aggiornata la fede religiosa al processo evolutivo scientidfico è la pratica intellettuale alla quale dovranno attenersi tutti gli uomini nei prossimi anni.Sono stato attratto dal suo libro perché precursore di tale attività. L'ho trovato molto interessante in quanto capace di divulgare pensieri profondi nella semplicità, rendendoli accessibili ad un vasto pubblico. Spero di leggere presto qualche altro suo nuovo scritto.
