L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (0)
Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l'orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.
«Tra i libri sulla Prima guerra mondiale "Un anno sull'Altipiano" di Emilio Lussu è, per me, il più bello» – Mario Rigoni Stern
Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel '38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L'Altipiano è quello di Asiago, l'anno dal giugno 1916 al luglio 1917. Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di «ozio e sangue», di «fango e cognac». Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l'orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il libro mi è stato consigliato dai miei genitori, e all'inizio non ero molto convinto, ma dopo averlo letto posso dire che è uno tra i migliori libri riguardanti la Prima Guerra Mondiale. Durante la lettura sembra di essere in trincea con i soldati, e di condividere i loro stessi sentimenti, tra il fango e il cognac
Tra morte per la patria e cognac, un'autore-narratore-soldato, che combatte in prima linea raccontandoci le crudeltà della Grande Guerra condannando tutte le azioni bellicose. Un soldato come tanti ligio al dovere, Emilio Lussu, fino a quando dalla parte del nemico non vede uomini come lui che "parlavano e prendevano il caffè; proprio come stavamo facendo", e allora cambia totalmente prospettiva.
Dalla narrazione sobria e lineare, questo libro si fa apprezzare soprattutto come racconto della vita al fronte nella grande guerra. Sono vicende autobiografiche ma l'autore si tiene in disparte il più possibile, per dar corpo al ricordo delle persone che combatterono insieme a lui. I due soldati che si sparano da sotto il mento per il terrore dell'imminente assalto costituiscono una delle immagini più angoscianti ed esplicative della vita di trincea. La parentesi minore della ragazza di Marostica fa venire alla mente "Una questione privata", di Fenoglio
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore