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L' aquila e il condor. Memorie di un militante nero
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Se non provenisse da Pablo Neruda, che politicamente stava sul fronte opposto, Stefano Delle Chiaie potrebbe prendere a prestito il titolo del libro più famoso del poeta: "Confesso che ho vissuto". Militante fascista fin dalla giovanissima età, con una spiccata predilezione per l'azione più che per la discussione teorica, Delle Chiaie ha segnato trent'anni di battaglia politica. Accusato dei peggiori crimini, piazza Fontana compresa, e ricercato dalle polizie di mezzo mondo, il suo nome è stato associato ad alcuni dei fatti più cruenti e misteriosi del passato recente. Oggi ha scelto di fornire la sua versione, che spesso contraddice i resoconti di altri testimoni. Il suo racconto getta nuova luce su alcuni degli episodi più discussi degli Anni di piombo: come la famigerata beffa dei "manifesti cinesi", il golpe Borghese, la strage del 12 dicembre 1969, i fatti di Reggio Calabria, il piano per sequestrare Aldo Moro, quattordici anni prima che lo facessero le BR. E ancora, fuori dall'Italia durante gli anni di una lunga latitanza, sulla sua attività politica - con ruoli di primo piano - fra Sudamerica, Spagna, Angola e Portogallo, nel segno dell'utopia di una rivoluzione terzista. Postfazione di Luca Telese.
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Prima edizione. Collana "Le radici del presente" - Brossura editoriale con bandelle, 341 pagine con tavole fotografiche fuori testo. Scritto in collaborazione con Massimiliano Griner e Umberto Berlenghini. Postfazione di Luca Telese. Copia come nuova, ovvero mai letta, di un'edizione di difficile reperibilità -- Se non provenisse da Pablo Neruda, che politicamente stava sul fronte opposto, Stefano Delle Chiaie potrebbe prendere a prestito il titolo del libro più famoso del poeta: "Confesso che ho vissuto". Militante fascista fin dalla giovanissima età, con una spiccata predilezione per l'azione più che per la discussione teorica, Delle Chiaie ha segnato trent'anni di battaglia politica. Accusato dei peggiori crimini, piazza Fontana compresa, e ricercato dalle polizie di mezzo mondo, il suo nome è stato associato ad alcuni dei fatti più cruenti e misteriosi del passato recente. Oggi ha scelto di fornire la sua versione, che spesso contraddice i resoconti di altri testimoni. Il suo racconto getta nuova luce su alcuni degli episodi più discussi degli Anni di piombo: come la famigerata beffa dei "manifesti cinesi", il golpe Borghese, la strage del 12 dicembre 1969, i fatti di Reggio Calabria, il piano per sequestrare Aldo Moro, quattordici anni prima che lo facessero le BR. E ancora, fuori dall'Italia durante gli anni di una lunga latitanza, sulla sua attività politica - con ruoli di primo piano - fra Sudamerica, Spagna, Angola e Portogallo, nel segno dell'utopia di una rivoluzione terzista..
Immagini:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2012
Pagine:
341 p., ill. , Brossura
EAN:
9788820051877
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Franco
27 luglio 2012
Per la prima volta, tramite questo libro autobiografico,si è data la possibilità a Stefano Delle Chiaie di dare la sua versione dei fatti circa le innumerevoli vicende nelle quali egli è stato coinvolto. Partendo da un'iniziale adesione al MSI,del quale non condivideva la politica moderata e di inserimento al sistema, presto aderì ad Ordine Nuovo, ma anche in quest'occasione la sua appartenenza al gruppo fondato da Pino Rauti, non si è protratta a lungo nel tempo, per la sostanziale diversità di vedute tattiche; incline all' attività culturale ON, più votata all'azione AN. E uomo d'azione fu davvero Delle Chiaie, il quale, per avendo una certa preparazione ideologica, preferì l'azione.Al fondatore di Avanguardia Nazionale e all'ambiente della destra extraparlamentare, venivano attribuite le cosiddette "trame nere", stragi, colpi di stato e destabilizzazione dell'ordine costituzionale. L'autobiografia dimostra l'inesistenza di queste trame occulte, anche se già nel 1964 venne proposto il rapimento di Aldo Moro, mentre per quanto riguarda il golpe Borghese il tutto si risolse con un contrordine del Comandante. AN inoltre fu parte attiva nella contestazione del '68 e nella rivolta di Reggio Calabria. Per ben 17 anni Delle Chiaie fu costretto all'esilio, soggiornando in Spagna e America Latina dove conobbe le maggiori autorità di quelle Nazioni: Franco,Degrelle,Skorzeny,Pinochet,Peron. L'obbiettivo era quello di costituire un movimento internazionale alternativo ai due blocchi USA e URSS. Una volta rientrato in Italia dovette affrontare ben 18 processi dai quali venne assolto.Sullo stragismo ha parole ben chiare di condanna,ma anche di denuncia: se questo metodo di lotta politica era rivolta al rafforzamento autoritario,si ebbe l'effetto contrario, cioè un rafforzamento del sistema del quale il PCI rappresentava una componente. Tutta da scoprire la parte del ruolo svolto dai servizi segreti. Un libro che racconta l'avventurosa vita di un uomo e si legge come un romanzo.
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frank
19 giugno 2012
Bello, finalmente si parla anche di lui.
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Gian Luca Nobili
29 maggio 2012
L'ho preso appena uscito, ma mi aspettavo molto di piu'. Alla fine sono riportate solo cose gia' dette, salvo qualche novita' come la richiesta di sequestrare Moro nel 1964 sulla cui veridicita', francamente, ho qualche dubbio.
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