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Arria Marcella-Jettatura - Théophile Gautier - copertina
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Descrizione


In una Napoli calda e luminosa, in una terra che è espressione del mito romantico, si intrecciano due vicende fantastiche. Due vicende che sono avvolte in un doppio velo onirico. Théophile Gautier ha la capacità di far lievitare i colori dei luoghi e della storia in un mare magnum di sensazioni ora chiare ora meno nitide. La jettatura è la storia di una identità sdoppiata e della trasfigurazione di una bellezza nella morte. La città di Pompei, bella, antica, magica, viene a delinearsi come un sogno d'amore e diventa teatro di una illusione perfetta, di un inganno che coinvolge tutti i sensi. Donne volatili e destinate a svanire nei loro pallori si muovono su paesaggi colorati lasciando in noi lettori una forte sensazione di magia.
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Dettagli

2007
1 gennaio 2007
156 p.
9788860423696

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luciano
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Jettatura è un racconto sulla superstizione e di come, essa, frutto avvelenato dell'ignoranza, possa distruggere la vita delle persone, in particolare di quelle più sensibili e psichicamente più fragili. Il giovane Paul d'Aspremont ha la sfortuna di recarsi a Napoli per incontrare la fidanzata, l'inglesina Alicia, che cura la sua salute all'ombra del Vesuvio. Il ventottenne Paul viene considerato uno jettatore perché il suo sguardo è inquietante ed è come se emanasse un fluido malefico e nefasto. Lui stesso, spirito razionale, si convince di esserlo. Miss Alicia Ward, la cui anima è religiosa e non superstiziosa, è l'unica che ha la forza di opporsi a questo mondo di rametti di corallo biforcuti, di corna bianche e nere, di gesti scaramantici..."Le nostre esistenze sono nelle mani di Dio: non muore un principe sul suo letto regale, né un passero su una tegola, che la sua ora non sia stata segnata lassù, il malocchio non c'entra nulla, ed è un'empietà credere che uno sguardo più o meno obliquo possa avere un'influenza". Ma la ragione della fede non può nulla contro l'ignoranza della superstizione che avviluppa l'intera società napoletana, e che sarà la rovina di Paul e non solo. In questo racconto il detto "Vedi Napoli e puoi muori" acquista una sua drammatica realtà. A ragione l'autore è stato definito il "pittore della penna", perchè la sua scrittura è di una ricchezza straordinaria, capace di suscitare nell'anima dolcezza ed emozione.

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Théophile Gautier

(Tarbes, Pirenei, 1811 - Neuilly-sur-Seine 1872) scrittore francese. Dopo essersi dedicato, molto giovane, alla pittura, nell’atelier di Rioult, partecipò con passione al dibattito letterario tra classicisti e romantici. Protagonista della «battaglia» di Ernani, nel 1830, guidava in teatro i giovani romantici indossando il suo famoso gilet rosso-ciliegia. Ma già nel 1833 scrisse un libro di ironica distanza dalla generazione romantica: I giovani-Francia (Les jeunes-France). Nel 1835, con il romanzo Mademoiselle de Maupin, operò una radicale rivalutazione dell’ideale classico di bellezza e lanciò, con una celebre prefazione, la parola d’ordine dell’«arte per l’arte». La sua attività di poeta inizia con le Poesie (Poésies, 1830) e prosegue con i poemi narrativi e fantastici Albertus, o l’anima...

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