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Lo scrittore di fama mondiale e il celebre direttore d'orchestra si incontrano per parlare della loro piú grande passione: il risultato di questo scambio non può che essere eccezionale. E queste conversazioni lo dimostrano.
«Una raccolta di dialoghi tra due artisti appassionati: lo scrittore immerso nella musica, nella vita e nei romanzi e il talentuoso maestro d’orchestra. Queste pagine compongono una melodia incantevole» – The New York Times
«Come in una sonata a quattro mani, i due artisti intessono un dialogo sulla musica, la sua storia, i suoi protagonisti, il significato che assume nelle nostre vite. Insieme ascoltano e analizzano, scompongono, confrontano, si emozionano. Insieme, danno voce a un amore, quello per la musica, assoluto.»
Il ritmo è una successione di forme di movimento, di suoni e di pause, di luce e di buio, di frenesia e di quiete. Il ritmo è un concetto che accomuna i libri e la musica: i romanzi piú belli ne hanno sempre uno, e leggerli è piacevole quanto ascoltare una canzone a occhi chiusi. «Se in un testo non c'è ritmo, nessuno lo leggerà», afferma Murakami Haruki, che ha imparato a scrivere ascoltando musica. La sua passione è nota a tutti i lettori: non solo i suoi romanzi sono percorsi da una costante colonna sonora formata dalle canzoni che ascoltano i personaggi, o in cui si imbattono per caso, ma l'autore giapponese ha anche gestito un jazz club a Tōkyō, il famoso Peter Cat. E può vantare un amico d'eccezione: il grande maestro Ozawa Seiji, che ha diretto le orchestre piú importanti del mondo, tra cui la Boston Symphony Orchestra per ventinove anni, dal 1973 al 2002. Uniti da una sincera amicizia e spinti dal profondo amore per la musica, l'appassionato e il professionista hanno deciso di scrivere insieme Assolutamente musica : sei conversazioni e quattro interludi che spaziano da Beethoven ai collezionisti maniacali di dischi, da Brahms al rapporto tra musica e scrittura, da Mahler al blues, fino alla formazione dei giovani musicisti piú talentuosi. Murakami e Ozawa ci raccontano la loro passione attraverso questa insolita guida all'ascolto, capace di farci rivivere l'armonia di un pomeriggio tra amici che parlano di ricordi. E capace di farci emozionare. «Una raccolta di dialoghi tra due artisti appassionati: lo scrittore immerso nella musica, nella vita e nei romanzi e il talentuoso maestro d'orchestra. Queste pagine compongono una melodia incantevole».Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E' stata una felice sorpresa. Di Murakami compro ogni nuova uscita, ho pressoché tutto, anche se lo leggo poco perché francamente nutro molto scetticismo sulle sue doti. Pur tuttavia, mi ostino a comprarlo. E stavolta mi sono sentito premiato! perché questa lunga intervista ad Ozawa non indulge su di uno zuccheroso rapporto scrittura-musica come maliziosamente mi aspettavo, ma è davvero una seria e documentata conversazione musicologica, che non riporta alcun stralcio di partitura ma che esige si conoscano bene le composizioni di cui si parla, persino il dettaglio di selezionate incisioni discografiche. Per cui, da appassionato di classica, sono rimasto sorpreso e l'ho trovato stimolante, sia per la precisione che per la capacità di coinvolgere, rarissima tra gli scaffali della musicologia. Anche Ozawa pare essersene reso conto, vista l'affermazione laconica "ora che ci penso, non aveva mai parlato di musica in modo tanto sistematico e dettagliato". Il vasto capitolo centrale, dedicato a Mahler, mi ha fatto ricredere in questo scrittore, che dunque la musica la ascolta davvero a fondo.. ma dunque, perché allora tante insulsaggini riguardo Janáček in 1Q84, un romanzo a mio giudizio tanto inutile... e questo sì, l'ho letto davvero a fondo!
Questo di Murakami è sicuramente un lavoro prezioso e originale, dato dall'esperienza incredibile di uno dei maestri viventi più rappresentativi.
Haruki Murakami da un paio d’anni è entrato nella mia top ten dei migliori scrittori e come faccio spesso quando mi piace un autore leggo tutto quello che scrive. Tento ovviamente di recuperare i vecchi testi e altresì non posso farmi sfuggire i nuovi. Quest’anno ho iniziato con la dilogia de L’assassinio del Commendatore e ho chiuso con Assolutamente Musica. Chi si è apprestato a leggere Murakami sa che la musica ha una grande importanza, infatti spesso ci si imbatte nella descrizione o nell’elencazione dei brani musicali in ascolto ai personaggi delle sue opere. Inoltre si sente il ritmo della sequenza delle parole sul foglio, Murakami scrive ascoltando musica e questo è palpabile, le sue storie sembrano partiture. Assolutamente Musica non è un romanzo è una conversazione tra Murakami e Seiji Ozawa, uno dei più grandi maestri d’orchestra, grande amico dell’autore. Il volume per l’esattezza è composto da sei dialoghi/interviste sviluppati in giro per il mondo ma per lo più avvenuti nella residenza studio di Tokio del primo. Le sei conversazioni trattano l’amore per la musica e a volte scendono molto nel particolare sviscerando le tecniche di composizione e di orchestrazione, senza mai diventare pedanti e fini a se stesse. Sono dei bellissimi dialoghi dove ci si accresce di conoscenza e dove si conoscono meglio i due personaggi. Chiaro che il volume è indicato a chi già conosce Murakami e a chi ascolta musica non in modo passivo. Le sei interviste sono intervallate da quattro intermezzi dove si parla anche di altro, una prefazione di Murakami e una postfazione di Ozawa. A me è piaciuto tantissimo e ho scoperto cose che ignoravo, consiglio di accompagnare la lettura con l’ascolto delle opere trattate, si trovano tranquillamente su YouTube se non le possedete.
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