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Mi ero preparata a questa lettura, avevo letto che non era la classica storiella d'amore banale. Devo dire che però ho ritrovato un buon equilibrio, mentre scorrevo le pagine. Mi ha un po' confusa, la caratterizzazione, che l'autrice fa di ogni personaggio che viene menzionato all'interno di questo romanzo. Ma ne ho compreso il senso alla fine. Lui non sono riuscita ad amarlo, Sergej non si sblocca e mantiene il suo lato oscuro a lungo, fino alla fine. Scritto benissimo e sono contenta di averlo letto. Consiglio la lettura a chi ama le cose "forti" e spregiudicate.
È un afoso giorno di un luglio romano quando le vite di Caterina e Sergej si scontrano. Lei rimane subito affascinata dallo sguardo del bel tassista, ma non sa che dietro quell'azzurro che tanto le piace troverà qualcosa di molto più torbido ad aspettarla: un carattere davvero difficile da gestire e il suo passato, che lui farà fatica a rivelarle perché in un modo tutto suo vorrebbe solo poterla tenere al sicuro. Il passato, però, tornerà a investirlo, a reclamarlo nella sua terra d'origine - l'Ucraina - quando una persona a lui legata sarà in pericolo di vita. Da qui l'azione investe il lettore in maniera potente e si alterna a sentimenti di angoscia, di agonia, di disperazione e a momenti di violenza, cruda e vera, che ben si sposano con descrizioni a tratti poetiche e a momenti senza filtri. La violenza, però, non è l'unico argomento di cui si parla in questo libro: ma anche della voglia di libertà, di autodeterminazione, di poter scegliere cosa poter fare per il futuro, dell'amore che in questo caso ha un confine labilissimo con la violenza, del razzismo. È un romanzo per cuori forti, che hanno il coraggio di fare i conti con personaggi che affrontano guerre esteriori tanto quanto tumulti interiori, trovano la forza di essere se stessi a dispetto di quello che gli altri vorrebbero da loro e di farsi spazio nel cuore delle persone nonostante i lati oscuri.
La mia recensione del romanzo "L AZZURRO FA BENE AGLI OCCHI" di S.I. Prima ancora di recensire il romanzo, desidero accennare a quelle che mi sono parse le notevoli qualità che contraddistinguono lo stile di S.I., l autore anonimo del testo. Possiede una forza, una carica, un impeto che tutto travolge. Passa da un violento approccio grondante erotismo, alla finezza poetica di acquerelli dai toni tenui avvolgenti, strabordante passione al pari di umori orgasmici e recupera, un attimo dopo, la quiete vellutata che ne viene generata, con tocchi lievi, pronti a trasformarsi nuovamente in urla e dolore propri di un tossico in astinenza. È una macchina da guerra dall autonomia inesauribile. Il romanzo, in cui le metafore vengono profuse generosamente, narra la storia di un rapporto ambiguo e a volte violento, sotto ogni aspetto. Lo fa, a volte, con la preziosa eleganza del prosatore che indulge nella estrema ricercatezza di termini inconsueti che è piacevole apprendere. Si avverte, incombente, la presenza di Amore e Psiche, sebbene lontani dal racconto che ne fa Apuleio. L atmosfera è drammatica e delinea un mondo lontano dal nostro quotidiano. Sul fascino slavo del protagonista pesa un vissuto maturato all ombra della guerra civile che ne ha forgiato il carattere manipolatore e ambivalente che si manifesta, a volte terribile, a volte profondamente desideroso di una notte di quiete, mai ordinario come anche quello di colei che incontra e che gli fa da degno contraltare. La protagonista femminile è ricca di potenzialità che si andranno scoprendo lentamente, alla luce della narrazione. In realtà sembrerebbero facce della stessa medaglia ma questo è solo un depistaggio che l autore abilmente ci propina, fino alla conclusione inaspettata che corona degnamente un lavoro di massimo rispetto. Bravo S.I., chiunque tu sia.
Recensioni
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