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Ottimo. Da leggere. Appello agli editori: quando sarà tradotto in lingua italiana l'altro meraviglioso libro di Paul Harris - dal titolo "Direct Your Subconscious and Drive to Success"?
Recensioni
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scheda di Pozzan, M.T., L'Indice 1992, n. 4
L'autore è docente di psicologia sperimentale presso l'università di Oxford. In questo lavoro analizza lo sviluppo emotivo da una prospettiva rigorosamente cognitivista. All'autore non interessa il nascere delle diverse emozioni e il loro integrarsi nella personalità, oggetto di studio è, invece, la consapevolezza cognitiva che ciascuno ha delle proprie emozioni. Egli si chiede come un bambino arriva ad avere coscienza delle differenti emozioni, a riconoscerle e denominarle, quando compare e su che cosa si basa la capacità di comprendere lo stato emotivo dell'altro, in che modo il bambino acquisisce la nozione di un nesso causale tra avvenimenti esterni ed interni. Nel capitolo dedicato al controllo delle emozioni l'autore dimostra come i bambini imparino abbastanza presto (intorno all'età scolare) la differenza tra dissimulare le proprie emozioni agli altri e controllare il proprio stato d'animo. La capacità di ridurre il dolore mentale attraverso un controllo cognitivo ("mi sforzo di pensare a cose piacevoli, gioco o parlo con qualcuno") è un'acquisizione importante dei bambini di sette, otto anni. I temi trattati rendono ragione dell'indubbio interesse del libro per chiunque si occupi di psicologia infantile, il suo limite, a mio parere piuttosto grave, sta nella rigidità dell'impostazione. Quella dell'autore è una visione parziale, ma, certamente utile se integrata con le altre teorie sullo sviluppo emotivo, diventa invece insufficiente e superficiale se si pretende di proporla come l'unico riferimento teorico. Questo accade nella trattazione dell'autismo: l'autore, ignorando ogni apporto teorico diverso dal proprio, fa risalire tutta la psicopatologia dell'autismo a un problema cognitivo di non riconoscimento delle emozioni proprie ed altrui.
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