L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2005
Anno edizione: 2014
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Raccolta di racconti sulla quale mi sono alternativamente entusiasmato ed arenato, ho avuto fugaci visioni di una grandiosità che però spesso mi è risultata inafferrabile, squarci di una realtà dietro la realtà sulla quale non sono sempre riuscito ad affacciarmi. Insomma, bello ma sovente non ho capito una cippa. E dunque, forse, ho capito tutto.
Cortàzar è un terrorista del reale ma non è neanche un consolante profeta della fantasia. La fantasia non è altro che una porta per entrare in luoghi del reale che non avevamo mai visitato o voluto guardare. Credo che con Cortàzar sia spesso questione di preferenze: li ho amati tutti, questi racconti, e rappresentano un ottimo inizio per chi vuole conoscere lo scrittore argentino inspiegabilmente poco considerato nel nostro paese. "Casa occupata" è una dichiarazione di intenti: racconto che si sviluppa in modo classico nel modo di narrare e che in realtà parla di forze oscure, inspiegabili e violente. Eppure leggendo l'ultima frase tutto sembra illuminarsi e farsi più chiaro, il racconto diventa potente, anche se Cortàzar non spiega niente. "Lettera a una signorina a Parigi" credo sia il più bello tra gli 8 racconti proposti (cifra che torna spesso nelle raccolte, solitamente divise in 8 storie): surreale cronaca di una solitudine, angosciante e disturbante eppure anche sensibile in un certo senso. Doveste vomitare coniglietti all'improvviso, mi raccomando, niente panico. "Lontana" è il più radicale ed ermetico degli 8, facile sia considerarlo un capolavoro che rifiutarlo e sentirsene annoiati. "Omnibus", "Cefalea" e "Circe" sono sempre di altissimo livello sia per quanto riguarda la scrittura che le trame, molte quasi degli enigmi in chiave psicanalitica (tesi confermata da Cortàzar) che rendono il tutto ancora più affascinante. "Le porte del cielo" fa riferimento al preambolo di questo commento: una momentanea distorsione del tessuto reale che ci fa intravedere un mondo altro, una nostalgia perduta del fantastico che è anche nostalgia della morte, in un certo senso. Con tanto di tango e atmosfere tipicamente argentine. "Bestiario" è la perfetta chiusura in cui si racchiude la quotidianità disarmante della storia unita a momenti surreali e inspiegabili. Altra raccolta capolavoro di uno dei più grandi scrittori del '900, accostabile senza paura a Borges.
Ci sono fessure, intercapedini, nel plastico imperfetto dell'esistenza. Cortazar è il cronista di queste strane zone. Ci parla da li, ci racconta del fantastico che ci circonda senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Non è un libro facile. Va conquistato. Scalato. Ma da lassù la vista sulle cose è impagabile. I racconti "Circe" e "le porte del cielo" sono cristalli letterari.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore