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Anno edizione: 2014
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Sul settimanale satirico “Candido” del gennaio del 1954 apparvero due lettere risalenti al gennaio di dieci anni prima, firmate da Alcide De Gasperi, e con le quali si esortava gli angloamericani a bombardare Roma, con il preciso scopo di provocare l’insurrezione del popolo insieme ai gruppi di patrioti. Si può ben comprendere la potenza distruttiva di una simile notizia, considerato che Alcide De Gasperi era all’epoca eminente esponente della Democrazia Cristiana ed ex Presidente del Consiglio. Ne nacque una polemica furibonda, che interessò anche altri giornali; alla base c’era una domanda, alla quale nessuno sembrava in grado di rispondere, e cioè se effettivamente De Gasperi avesse sottoscritto quelle lettere. Apparve del tutto logica la querela sporta da De Gasperi, che negò decisamente di averle scritte e sottoscritte, e a decidere fu chiamato il Tribunale di Roma, il quale sentenziò che si trattava di un falso e senza necessità di ricorrere a una perizia grafologica, sulla base di elementi di certezza che non la rendevano necessaria. In particolare non si riusciva a capire come lettere inviate agli alleati, a uno in particolare che non aveva titoli per riceverle, fossero finite nelle mani di terzi. Con il tempo venne evidenziandosi un intricato complotto che aveva prodotto i falsi con l’evidente scopo di creare una gravissima crisi istituzionale, una sorta di colpo di stato, dietro il quale stavano esponenti dell’estrema destra fascista. La vicenda è intricata, ma Mimmo Franzinelli si destreggia molto bene riuscendo a parlarne approfonditamente e in modo chiaro sulla base, come di consueto, di solida documentazione. Fra l’altro allega al suo libro una perizia della grafologa giudiziaria Nicole Ciccolo, dalla quale emerge in modo inoppugnabile la falsità totale delle sottoscrizioni.
Franzinelli chiarisce una vicenda nota ma non comprensbile. Lo fa esaminando una marea di documenti d'epoca, alcuni inediti, provenienti dalla stampa e dagli archivi De Gasperi e Guareschi. A questo si aggiunge l'analisi critica delle perizie calligrafiche dei documenti pubblicati da Guareschi. Senza dimenticare l'umana comprensione per entrambi i contendenti, ai quali questo libro é stato dedicato. Un libro di Storia molto ben fatto.
Pur adorando i personaggi di Don Camillo e Peppone, sia nella originale versione cartacea del simpaticissimo Guareschi, sia in quella cinematografica dell'impareggiabile duo Fernandel/Cervi, non condivido le idee del direttore del Candido del quale ammiro tuttavia la coerenza e lo spirito libero. Con riferimento poi allo scabroso caso esaminato con la consueta perizia storiografica dal Franzinelli non sussiste più dubbio alcuno che le lettere fossero il prodotto di truffatori, falsari e faccendieri riconducibili all'area neofascista. La condanna di Guareschi fu dunque inevitabile (diffamare un Presidente del Consiglio non può non essere considerato un reato grave), anche se l'umorista emiliano fu a sua volta vittima delle losche manovre degli autori degli apocrifi. Risibili e puerili le lagnanze dei simpatizzanti del regime mussoliniano che seguitano a stigmatizzare i bombardamenti angloamericani. Intendiamoci: San Lorenzo e Gorla costituiscono due delle pagine piu tristi e buie della storia d'Italia! Mio nonno, Vittorino Vertova, era ai tempi l'Ispettore Capo del Cimitero di Musocco e toccò a lui e ai suoi collaboratori ricomporre le salme straziate dei bambini della scuola milanese; la memoria di quel tragico evento costituisce quindi patrimonio indissolubile della memoria della mia famiglia. Ma tutto ciò sarebbe accaduto se l'Italia fascista non avesse proditoriamente aggredito una Francia in ginocchio? E l'Albania, la Jugoslavia, la Grecia e la Russia? (E che dire delle atrocità perpetrate ai danni delle inermi popolazioni civili di Libia, Etiopia, Spagna e Italia stessa [Marzabotto, Piazzale Loreto, Soragna...]). Dresda e Berlino sarebbero state rase al suolo senza Coventry, le V2 e Stalingrado? Gli attacchi al napalm su Tokyo e le atomiche di Hiroshima e Nagasaki ci sarebbero state senza la vile aggressione di Pearl Harbor, senza Bataan e Corregidor o la resistenza fanatica e suicida di Iwo Jima ed Okinawa? Ai fascisti di ieri e di oggi l'ardua sentenza...
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