Breve storia di chiunque sia mai vissuto. Il racconto dei nostri geni
- EAN: 9788833975610

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Richard Dawkins
«Magistrale, informativo e delizioso. »
Peter Frankopan
«Un’introduzione alla genetica umana brillante, autorevole, sorprendente e accattivante. Se conoscete poco della storia umana, resterete incantati. Se conoscete molto della storia umana, resterete incantati. »
Brian Cox
«Mi è molto piaciuto e ho davvero molto ammirato Breve storia di chiunque sia mai vissuto. »
«Observer» - Bill Bryson,
Questo libro parla di te, proprio di te in prima persona. Di te e di tutti i cento e più miliardi di esseri umani che sono nati dall’inizio dei tempi.
Il DNA – il nostro codice genetico, quella lunghissima stringa di A, T, G e C variamente alternate che portiamo nel nucleo di ogni nostra cellula – viene qui letto da Adam Rutherford come un libro di storia. Oggi si può fare.
A saperlo leggere, infatti, il DNA racconta molte cose: nascite, morti, malattie, guerre, carestie, migrazioni e tanto, tanto sesso. Per anni abbiamo letto il DNA solo come un manuale di istruzioni, il codice sorgente della vita. Lo abbiamo studiato, lo abbiamo modificato, abbiamo sperimentato con le sue sequenze e continuiamo a farlo. Ma dal 2001, da quando cioè è stato per la prima volta pubblicato il risultato del Progetto Genoma Umano, ci siamo trovati tra le mani uno strumento fenomenale, che ci ha permesso di fare una cosa inaspettata e nuova: studiare la nostra storia. Poco tempo dopo, grazie agli avanzamenti tecnici della genetica degli ultimi anni, siamo persino stati in grado di studiare il DNA antico, quello rimasto intrappolato in quantità infinitesime nei resti di esseri umani morti da secoli o millenni, e in qualche caso persino decine di migliaia di anni. E abbiamo potuto confrontarlo col nostro e vedere da quello che era rimasto impresso nelle sequenze genetiche tutto ciò che è accaduto all’umanità nel frattempo.
Dimenticate l’algoritmo della vita, il DNA che «determina» la nostra natura o l’evoluzione lineare e inesorabile dalla scimmia verso l’uomo (per non dire della supposta divisione della nostra specie in «razze»). Dimenticate tutto, perché ora sappiamo che il DNA è una cosa molto più complessa, affascinante e molto, ma molto più fluida e mutevole di quanto si sospettasse.
Adam Rutherford ci racconta in maniera brillante una bella storia – la nostra storia – correggendo errori ancora troppo diffusi, e per la strada ci narra di Riccardo III d’Inghilterra e delle sue ossa, dell’origine dei capelli rossi, della «love story» coi neandertaliani e delle immense migrazioni compiute dai nostri avi, miglio dopo miglio, dall’Africa a ovunque nel mondo, fino a casa nostra.

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04/07/2020 12:01:35
Prima parte molto interessante e di facile comprensione, il miglior libro di genetica applicata all'uomo in circolazione, nella seconda parte l'autore distrugge (a ragion veduta) le poche certezze che ci eravamo fatte in questi anni sulle varie teorie migratorie dei sapiens usciti dal continente africano, critica ferocemente le società che ci promettono di dirci chi siamo attraverso l'analisi del DNA , ripetitivo fino alla nausea poi nello schierarsi a favore del "siamo tutti fratelli" e che le differenze di noi sapiens sono cose di poco conto sul totale dei geni, quindi non aspettatevi risposte soddisfacenti alle varie domande tipo, perché le finali dei 100 metri piani siano tutte composte da neri, perché gli Olandesi siano i più alti al mondo, perché alcuni abbiano gli occhi azzurri o a mandorla, o se l'adattamento millenario dei popoli ai climi terrestri abbia creato differenze sostanziali o che i differenti regimi alimentari con relativi adattamenti genetici (la possibilità di digerire lo zucchero del latte) siano di qualche importanza, per l'autore è fondamentale far passare il messaggio che siamo tutti uguali per il 99,99%, e che quel 0,01% non conta nulla, poi poco importa se uno diventa Mozart, Einstein, Bolt, o Muhammad Ali, è solo frutto del caso e da fattori esogeni.
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13/05/2020 10:24:13
L'ho acquistato per curiosità, sia per quanto riguarda il contenuto che per l'accessibilità ad una materia per me ostica. Dopo averlo letto, devo dire che l'autore ha trattato la materia con abilità e competenza, in modo da rendere comprensibile a tutti la storia dell'evoluzione della specie umana dal punto di vista genetico. Usa termini semplici, adopera con intelligenza la ridondanza, riprendendo più volte gli stessi concetti in modo da favorirne la comprensione. Allo stesso tempo, la lettura è resa più leggera da un sottile humor britannico. Alla fine del libro ci si rende conto come gli studi nel campo della genetica siano ancora all'inizio e quanta poca verità ci sia nei titoloni che periodicamente annunciano la sconfitta delle peggiori malattie. Per me, questo libro è un esempio di corretta divulgazione scientifica.
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18/01/2020 21:42:03
Libro con molte cose interessanti ma spesso dispersivo, senza un obiettivo chiaro e talora inconcludente. Comunque utile a mettere in guardia da false certezze e conoscenze dubbie o semplicistiche. Come molti libri per il largo pubblico spesso finge di spiegare alcuni concetti o tecniche ma ne dà solo una vaga idea che non spiega niente. Dalle recensioni mi aspettavo di meglio.
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10/11/2019 10:50:20
L' archeologia si serve della genetica per sondare il nostro passato, attraverso lo studio delle ossa moderne o antiche; il libro è una panoramica sulle scoperte di questa "nuova" scienza. Qualche tecnicismo da dott. e qualche ripetizione da prof. per un testo che parla in maniera semplice di un argomento complesso. L' autore è divulgatore simpatico ed intrigante, ma la teoria secondo cui tutta l'umanità ha un comune antenato vissuto solo 3400 anni fa mi sembra poco plausibile: giudicate voi.
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12/07/2018 12:42:51
Il titolo di questo libro è molto affascinante e lo stesso fascino lo si ritrova tra le sue pagine. Un libro di storia, la storia del nostro DNA, la storia scritta dentro ogni cellula da miliardi di anni di evoluzione, che tramandiamo da generazioni e generazioni ai nostri figli, un libro che accorcia le distanze, che fa capire quanto sia sciocco accapigliarsi sui “problemi” delle razze quando le razze umane non esistono. Siamo unici questo si, con le nostre esperienze, il nostro vissuto, il nostro futuro aperto in un universo totalmente indifferente alla nostra presenza ma che abbiamo cercato (in parte riuscendoci) di plasmare a nostro piacimento anche se i risultati non sono sempre quelli sperati. La storia del progetto genoma umano, le scoperte meravigliose che sono state fatte ma anche i limiti che la nostra conoscenza e la nostra tecnica hanno incontrato nel cercare di descrivere un codice apparentemente semplice ma talmente complicato da essere ancora oggi un rompicapo. L’autore, con linguaggio ironico a tratti divertente quasi sarcastico ma molto accessibile introduce allo studio della genetica, della genomica e della biologia molecolare, difende (e come potrebbe essere altrimenti) la teoria dell’evoluzione per selezione naturale e si chiede se in questa terra la selezione naturale sia ancora all’opera, vagliando una disputa che va avanti da tempo tra natura e cultura. Siamo esseri apparentemente perfetti plasmati dall’imperfezione della replicazione del nostro DNA. Consigliatissimo
