La canzone di Achille

Rivistazione romanzata del rapporto tra Patroclo e Achille. L'autrice lascia spazio alla relazione d'amore tra i due eroi greci e trascura la componente bellica (a mio avviso in maniera troppo eccessiva), tranne in alcuni frangenti (ad. Esempio lo slancio di Patroclo contro i troiani). La storia è abbastanza fedele al mito.

Madeline Miller ha saputo dare una nota più moderna al mito di Achille, ponendo enfasi alla sua parte più intima e sentimentale. È un libro davvero ben riuscito, anche se l'autrice non si è attenuta alla storia originale ma ha apportato numerose modifiche. Consigliatissimo a chi vuole un libro avvincente, non troppo lungo, e pieno di emozioni, ma sconsigliato a chi desidera un ampliamento della storia originale in quanto non c'entra molto con essa.

Piacevole scoperta!!

Sorprendente,dall inizio alla fine. Il mito di Achille visto da un altro punto di vista,quasi sotto ad un’altra veste. Ho divorato le pagine e avrei voluto non finisse mai. Davvero bellissimo.

Scorrevole, intrigante, appassionante e ben scritto: i quattro ingredienti per fare di un libro un capolavoro.

Letto svariate volte come se fosse la prima e le emoziononsono sempre le stesse Consigliatissimo.

E' l’amore che lega Achille e Patroclo. Un libro bellissimo dove Madeline Miller incanta dando vita ad una storia con ambientazioni meravigliose e con dialoghi sempre molto profondi e accattivanti. Nel leggere il libro si ripercorre un mondo lontano che sa incantare fin dalla prima pagine.

La Miller unisce perfettamente il mondo antico alla narrazione moderna, creando una versione del mito di Achille che si ,rimane fedele all'originale, ma presenta un tono fresco e giovane. Vediamo Achille e Patroclo per quello che sono: due ragazzi che si sono trovati nel mezzo di una guerra voluta dagli adulti, e della quale inevitabilmente cadranno vittima

La descrizione di un grande e profondo amore, fatto di dedizione, fedeltà e sacrificio, contro tutto e tutti. Una "rivisitazione" che ti commuove. Solo leggendolo, si può capire.

Potessi darei 1000. Questo libro è un capolavoro. È scorrevole, commovente, epico. Senza se e senza ma.

Attratta dal richiamo dell'epica e di una romanzo con protagonista Achille, mi sono imbattuta in questa lettura con grande entusiasmo e curiosità. Tuttavia, mi sono trovata a dover davvero dimenticare l'idea di aitanti guerrieri greci in lotta con uomini valorosi e divinità e approcciarmi, invece, a una nuova versione dell'Iliade interamente incentrata sul rapporto d'amore tra Achille e Patroclo. Non sono un'amicizia, non solo un compagno d'armi: due amanti sinceri, appassionati, reciprocamente devoti. Un volto inedito dell' "artisos achaion", visto e raccontato con gli occhi innamorati del suo Patroclo. Un libro che non mi aspettavo, di cui, a dispiacermi, non è stato il punto di vista alternativo e poco tradizionale, bensì la staticità del corpo centrale del romanzo. Dopo un inizio accattivante, la narrazione procede lenta, quasi a voler far pesare il decennio di guerra anche al lettore. Ho ultimato la lettura con un po' di fatica, ma il finale ha ripagato i miei sforzi, perché ha proposto un'esplosione di sentimenti e azioni davvero notevole. Apprezzabile anche la scelta di non voler richiamare il mito del "tallone d'Achille" e di proporre una versione più antica dell'invulnerabilità dell'eroe. Nonostante le criticità riscontrate, è un romanzo di cui, comunque, consiglio la lettura per originalità, tecnica narrativa e qualità della prosa.

La scrittura della Miller riesce a trasportarci nella grandiosità della mitologia, senza accorgercene seguiamo due giovani crescere, per poi ritrovarli nel bel mezzo di una delle battaglie più famose dell'epica. Questo libro tratta temi importanti quasi come se non sapesse di farlo: il sacrificio, l'onore, la lealtà eterna sono al centro di una narrazione che è ben più di una semplice storia d'amore.

Bellissima prosa, presonaggi tratteggiati fin troppo bene. Non ho mai provato simpatia per Achille, e la mia opinione resta la medesima, ma trovo che la Miller sia stata capace di approfondire la figura dell'eroe greco. Ho adorato le parti con Odisseo e Diomede.

Emozionante

Lettura scorrevole e toccante. Consigliatissima a tutti gli amanti della mitologia.

Il romanzo è la storia della vita e dell'amore tra Achille e Patroclo raccontata da quest'ultimo. Parla di comesi sono conosciuti, cresciuti insieme, innamorati e diventati indivisibili fino alla loro morte. Si legge velocemente, scorrevole, ma mi aspettavo qualcosa di meglio.

Romanzo molto avvincente, facile da leggere, alquanto scorrevole, adatto anche agli adolescenti che vogliono approcciarsi in maniera leggera e superficiale al grande poema dell'Iliade. L'io narrante è Patroclo, il brutto anatroccolo che strega l'Adone per eccellenza, Achille "piè veloce". La guerra di Troia è solo un pretesto per mettere in risalto questa grande e lunga storia d'amore. Ho apprezzato più la prima parte del romanzo sino alla partenza per Troia, in quanto dopo, a mio parere, l'autrice, anche per motivi di spazio e per non dilatare ulteriormente la lunghezza del libro, tende a sorvolare su tanti avvenimenti avvenuti nel decennio di assedio. Anche il finale (le ultime settanta pagine) l'ho trovato troppo sintiteco e spezzettato. La fine dei due protagonisti liquidata in poche righe, così come l'improvviso apparire sulla scena di un truce dodicenne che prende il sopravvento sui più scafati generali dell'epoca in un batter di pagine, per poi morire senza infamia a senza lode. Voto 3,5 stelle