L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 9,15 €
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2021
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un bel disco di "cantautorato", gradevole certamente, ma al quale, a mio personalissimo parere, manca qualcosa: un guizzo, una strofa facile da ricordare, un suono diverso. 20 tracce, anche se molto brevi, alla fine sembrano troppe per aver voglia di riascoltarlo.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Alzi la mano chi, negli ultimi anni, ha trovato fenomeni culturali italiani più bistrattati del ritorno dei cantautori. Dall’assenza di esigenza e materia contemporanea, utili a tenere in vita il genere, alla mancanza di originalità, i capi d’accusa sono moltissimi. Chi scrive considera magica la sopravvivenza della rima fiore amore, la più antica e difficile, che incantò Saba e che incanta ancora, trasversalmente, Dente, uno che con le rime ha sempre fatto giochetti proibiti, come prima di lui solo il Francesco De Gregori dei tempi di Sono tuo. Canzoni per metà è l’ennesimo capitolo di piccole canzoni alla Dente, come le abbiamo sempre conosciute, che parlano di ciò di cui parla ogni canzone: amore, metà del cuore. Con una scrittura solida e uno stile che, tra i cantautori, non ha eguali, nonostante la quantità delle proposte. Una cosa dispiace: il concept delle canzoni a metà non risponde a un desiderio diffuso, vedere cioè uno come Dente svincolarsi da un senso di leggera incompiutezza, completando così il proprio talento mostruoso. Voto 4/5
Recensione di Giulia Cavaliere
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore