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Anno edizione: 2006
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Il film non propone nulla di eclatante o di originale, riducendosi al classico film politicizzato che pone l'attenzione su intolleranza, integralismo nazionalista e inganni amministrativi. Mi ha coinvolto poco nonostante alcune scene a effetto.
Certo, non è la pellicola di cui direte alla fine della serata: "Il più bel film che abbia mai visto!" ma è un lavoro più che onesto e si guarda volentieri. Il cinema francese recente ci ha abituati a lungometraggi che affrontano tematiche attuali con garbo e partendo dalla percezione della gente comune. L'opera di Belvaux tratta del sovranismo francese con chiari riferimenti alla famiglia Le Pen (facile da identificare dietro alla fantomatica RNP) e alla crescente insofferenza verso la presenza degli stranieri sul suolo patrio. Dietro all'apparente normalità di alcuni personaggi si celano inquietanti rigurgiti di violenza di cui la protagonista, una stimata infermiera di paese, prende a poco a poco consapevolezza. La politica, quindi, fa da motore alla trama ma, diversamente dalla scanzonata allegria della Famiglia Belier, qui assume risvolti cupi e ombre minacciose sul futuro. Ne emerge un paese confuso, diviso tra le vecchie ideologie (il padre della protagonista) e le sfide del presente. Si tratta della Francia, certo, ma è un quadro che sta diventando familiare anche agli italiani ed è inevitabile che guardiamo il film con uno sguardo differente dopo le elezioni del 4 marzo.
Recensioni
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Un film militante che non sacrifica il racconto e i personaggi, così realistico da diventare spaventoso
Trama
Pauline Duhez è la candidata perfetta: è un'infermiera della zona di Pas de Calais gentile con tutti, anche con i musulmani, è figlia di un militante comunista e tutti la amano. Inoltre il dottore e politico Philippe Berthier la conosce bene ed è determinato a convincerla ad accettare di partecipare alle prossime elezioni per il RNP, che è solo un altro modo per dire Front National. Anche la leader del partito, la combattiva Agnès Dorgelle, ritiene che sia la candidata perfetta, ma sorge un problema quando Pauline si innamora di Stéphane, detto Stanko, insegnante di calcio di suo figlio. Stanko conduce infatti una doppia vita, ben nota a Berthier, perché la notte partecipa ad azioni punitiva insieme alla sua squadraccia xenofoba. Rappresenta dunque l'immagine da cui il RNP cerca con tutte le proprie forze di ripulirsi, preferendo alle azioni violente la campagna di notizie fasulle e virulente in rete, in cui si lancia il figlio di un'amica di Pauline.
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