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n salto indietro nella memoria infantile. Sessantacinque piccoli racconti (una o due pagine ciascuno) incentrati su uno o più giocattoli. Giocattoli eterni (Palla, Trottola ...), altri che periodicamente ricorrono (caleidoscopio, Yo yo, …), altri di cui è rimasta solo la memoria (Scubidú, View Master). Con loro il ricordo di un’infanzia femminile talora in contrasto con quella dei coetanei dell’altro sesso. Per ogni giocattolo l’uso, l’invenzione di utilizzi “non previsti”, il contesto con il rapporto cogli adulti e coi luoghi e inoltre, in più occasioni, quelle piccole trasgressioni che fanno crescere. Da non leggere tutto di fila ma a piccoli sorsi (due o tre per volta) accompagnando ed integrando il racconto dell’autrice con la rievocazione dei propri ricordi. Meravigliandosi quando il proprio è un ricordo del tutto dissonante oppure quando di qualche giocattolo – come per il sottoscritto il Palombaro e la corrispondente figurina con la sirena in bikini – non ne avevamo né ricordo né notizia.
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