Compositore russo. Dopo aver studiato con Rimskij-Korsakov, fu apprezzato insegnante al conservatorio di Pietroburgo (che diresse dal 1905 al '28) e direttore d'orchestra. Nel 1928 si trasferì a Parigi, e da allora si dedicò soprattutto all'attività direttoriale. Figura di primo piano nella vita musicale russa dei primi decenni del secolo, G. fu compositore fecondo e dotato di un impeccabile mestiere. Scrisse per orchestra 9 sinfonie, 6 suites, 4 ouvertures, vari poemi sinfonici e altro, in cui espresse, malgrado un certo formalismo accademico, il suo gusto per i toni epici, le sonorità coloristiche, spesso esoticamente evocatrici. Per camera scrisse 7 quartetti, 1 quintetto, 1 suite e altri pezzi per quartetto d'archi; 1 quartetto per sassofoni; diverse composizioni strumentali e vocali. Oggi di lui si eseguono per lo più alcuni balletti (Raimonda, 1898; Le stagioni, 1900), il poema sinfonico Stenka Razin (1885), il Concerto in la minore per violino e orchestra (1903) e varie pagine pianistiche.