Compositore fiammingo. Condotto in Italia ancora bambino, trascorse alcuni anni a Napoli come cantore di corte presso la cappella di Maria di Cardona, e a Napoli, probabilmente, ebbe la sua prima educazione musicale. Intorno al 1550 si trasferì presso gli Estensi di Ferrara (dove fu allievo di Cipriano de Rore); passò poi alla corte dei Gonzaga di Novellara, dei Farnese di Parma e alla corte spagnola di Milano. Nel 1565 entrò al servizio dei Gonzaga a Mantova. Nel 1566 fu ad Augsburg per una dieta imperiale, riscuotendo successi personali in disquisizioni teoriche e in improvvisazioni di contrappunto alla mente sopra un canto fermo. Grazie alla sua posizione a Mantova e Ferrara, W. ebbe alle sue dipendenze musicisti famosi, quali G.C. Castoldi, C. Monteverdi (1590-96) e G. Pallavicino, sui quali, come su numerosi altri, esercitò notevole influenza. La sua produzione, nota e apprezzata ancora un secolo dopo la sua morte, comprende tra l'altro: 11 Libri di madrigali a cinque voci, 2 Libri di mottetti a cinque voci, 2 Libri di modulazioni sacre a cinque e sei voci, Inni, Villanelle a cinque voci. I suoi madrigali, ricchi di effetti drammatici, spiccano per le profonde rispondenze espressive tra musica e parole.