Compositore tedesco. Inizialmente attivo come direttore d'orchestra, nel 1924 fondò a Monaco, in collaborazione con la moglie, la Güntherschule, una scuola di ginnastica, musica e danza, basata sui principi di educazione musicale di Jaques-Dalcroze. Fu anche direttore del Bachverein e, dal '50 al '60, insegnante al conservatorio di Monaco. Influenzato dapprima dal tardo romanticismo tedesco, dall'impressionismo e dal primo Schönberg, si accostò poi gradualmente (anche attraverso il lavoro per la scuola da lui fondata) a uno stile del tutto nuovo e diverso, tanto che rinnegò tutte le composizioni scritte prima del 1935. La produzione tipica di O., nella quale è evidente l'influsso delle contemporanee correnti neoclassiche, è caratterizzata da una insistenza ritmica quasi ossessiva, dall'uso prevalente di strumenti percussivi, non di rado esotici, e da una declamazione stentorea e scandita: elementi che hanno procurato una facile diffusione ai suoi lavori teatrali, specialmente al trittico intitolato Trionfi, composto dalle opere-cantate o opere-balletti (tutte in un atto) Carmina burana (1937), su testo di medievali «canzoni profane per cantori e cori da eseguire col sussidio di strumenti e di immagini magiche»; Catulli carmina (1943), «ludi scaenici», su testi dai carmi del poeta latino, con le stesse caratteristiche spettacolari della prima opera; Trionfo di Afrodite (1953), «concerto scenico» (recante titolo e sottotitolo in italiano ma con brani greci) in parte su testo del Carme LXI epitalamico di Catullo. Le medesime peculiarità stilistiche si ritrovano nella altre opere di O. che precedono o seguono il trittico, quali Der Mond (La luna, 1939), Die Kluge (La sapiente, 1943), Die Bernaverin (1947), Antigone (1949, da Sofocle, nella versione di F. Hölderlin), Astutuli (1953), Oedipus der Tyrann (Edipo re, 1959, di Hölderlin da Sofocle) e Prometeo (1968, in greco, da Eschilo). O. scrisse anche musica sinfonica, strumentale e corale, oltre a un notissimo metodo per l'insegnamento della musica ai bambini (Schulwerk), basato sull'unità di musica, danza e parola.