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Liliana Treves Alcalay è nata a Bengasi (Libia) da genitori italiani. Da anni si dedica alla ricerca di canti tradizionali delle comunità della Diaspora allo scopo di mantenere e divulgare questo antico patrimonio musicale del popolo ebraico. Nel 1492, per decreto di Isabella la Cattolica, circa 150.000 ebrei furono obbligati ad abbandonare la Spagna dopo secoli di pacifica convivenza e splendore culturale. Chi decise di restare fu costretto a convertirsi. Ma molti di coloro che avevano accettato forzosamente il battesimo rimasero segretamente fedeli alla Legge mosaica: erano i criptogiudei, detti spregiativamente marrani. In Melodie dell'esilio, Liliana Treves Alcalay segue le tracce del percorso storico-musicale degli esuli nelle terre di rifugio e parallelamente va alla ricerca delle testimonianze lasciate da quei criptogiudei che per secoli, braccati dall'Inquisizione, continuarono a cantare la loro nostalgia per la fede di Abramo. Nel CD allegato, l'Autrice, accompagnandosi alla chitarra, ci presenta nuove e suggestive melodie sefardite (Sefarad in ebraico significa Spagna) e, avvalendosi dei rari riferimenti musicali e letterari esistenti, anche alcuni canti riconducibili alla tradizione marrana. Sebbene il concetto di una musica specifica dei criptogiudei possa sembrare una contraddizione dal momento che questi dovevano ben vigilare per non attirare l'attenzione del Santo Uffizio, dalla ricerca dell'Autrice emergono non pochi esempi di ciò che fu la loro musica segreta. Come scrive Moni Ovadia nella Prefazione, "Melodie di un esilio è l'ultima tappa di uno straordinario viaggio che ci porta in un mondo separato eppure intrecciato alle vicende della cultura europea e alle sue propaggini, ci conduce alla scoperta di un travaglio con cui è fondamentale stabilire un rapporto di conoscenza e di rispetto per il nostro futuro di popolo del Mediterraneo". Il libro contiene i testi originali delle canzoni con traduzione italiana a fronte e relativo spartito.
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