Georg Philipp Telemann (1681-1767): Schmecket und sehet TVWV 1:1251; Im hellen Glanz der Glaubenssonnen TVWV 1:926; Herr Gott, dich loben wir TVWV 1:745; Und das Wort ward Fleisch TVWV 1:1431.
Nuove scoperte nella vastissima produzione di Georg Philipp Telemann.
L’ultimo splendido disco dedicato a Georg Philipp Telemann pubblicato dalla CPO costituisce anche un titolo imperdibile per il periodo natalizio, in quanto comprende tre oratori per il Natale tratti dall’Oratorischer Jahrgang scritto dal grande compositore di Magdeburgo per l’anno liturgico 1730-31 e una cantata proveniente dal ciclo annuale Musicalisches Lob Gottes, dato alle stampe a Norimberga nel 1744. Va sottolineato il fatto che i tre oratori sono stati riscoperti solo di recente e che vengono presentati in questo disco in prima registrazione mondiale. Anche se queste opere hanno una durata simile a quella di una cantata, nel loro caso il termine “oratorio” appare perfettamente giustificato, in quanto non solo il soprano, il contralto e le altre voci soliste eseguono diverse arie, ma vestono anche i panni di personaggi allegorici come la Fede, la Speranza e l’Amore. La musica che Telemann scrisse per intonare i versi del poeta e musicista Albrecht Jacob Zell si fa apprezzare sia per la sua sbrigliata fantasia sia per il suo eccezionale livello artistico. Gli affetti e le emozioni contenuti nei testi di Zell e dai brani delle Sacre Scritture inseriti nelle arie e nei cori vengono sviluppati in maniera logica e con una straordinaria espressività da un Telemann che utilizza e combina sapientemente tutte le tecniche compositive a sua disposizione. La ricca scrittura di Telemann era stata pensata per sfruttare al massimo le grandi risorse vocali e strumentali delle chiese di Amburgo, che potevano contare su otto cantanti e su non meno di venti strumentisti. Per molti addetti ai lavori, l’Oratorischer Jahrgang che – detto per inciso – comprende anche l’incantevole oratorio Der aus der Löwengrube errettete Daniel (già pubblicato a suo tempo dalla CPO), rappresenta uno dei vertici più alti del corpus di cantate sacre di Telemann.
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