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Anno edizione: 2020
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Un vorticoso turbinio di personaggi realmente esistiti – taluni pressoché sconosciuti, altri ben noti – fa da sfondo alla ricostruzione diaristica di molti eventi storici dell’Ottocento. Aiutato da interpolazioni del Narratore, chi compila lo scritto è il protagonista che nella stesura si alterna con chi a un certo punto pare essere un suo alter ego in un enigmatico avvicendamento di identità. Il ruolo ambiguo della polizia segreta di allora fa pensare alle trame dei servizi segreti italiani negli anni settanta del secolo scorso, e in molti passaggi la produzione dei falsari si definirebbe con linguaggio odierno fake news che intossicano i social. Riletto a dodici anni di distanza, si ritrova la scrittura di Eco brillante e forbita, e il libro si fa leggere che è un piacere.
Questo è il terzo romanzo che leggo di Eco, dopo "Il nome della rosa" e "Il pendolo di Foucault", entrambi tra i miei romanzi preferiti. Anche questo romanzo, come gli altri due, ha tra i suoi pregi il fatto di portare il lettore a conoscenza di una marea di fatti storici, su argomenti quali l'unificazione dell'Italia, la Comune di Parigi, la guerra franco-prussiana, la Russia zarista. La cosa incredibile di questo romanzo è che tutti i personaggi principali (escluso il protagonista) sono personaggi storici veramente esistiti, per quanto incredibili siano le loro storie. Tra essi incontrerete preti satanisti, il capo dello spionaggio russo, Freud, Alexandre Dumas e tanti altri. Un difetto di questo romanzo, rispetto ad altri di Eco, è che parlando di tanti argomenti si perde un po' di vista il tema centrale, che in questo caso è l'idea dell'esistenza di un complotto ebraico per controllare il mondo, idea che ebbe più sviluppi e culminò con la creazione dei "Protocolli dei Savi di Sion" da parte dell'Ochrana (l'intelligence zarista). Questa storia però si intreccia, nel romanzo, con tante altre non correlate; questo, unito al fatto che il racconto ha ben 3 narratori che si alternano (Simonini, il suo alter ego Dalla Piccola, e una sorta di narratore esterno che ogni tanto li riunisce) rende la lettura del romanzo alquanto faticosa. Inoltre, altro difetto è che non vi è un climax crescente nel libro, ma solo tanti alti e bassi di tensione. Non concordo però con le recensioni negative che dicono che questo è un libro scritto male o alla buona: questo è un libro estremamente documentato, e si vede che l'autore ha fatto molta ricerca per scriverlo, portando il lettore a conoscere una quantità immensa di fatti storici poco conosciuti ma molto interessanti, e con la sua scrittura ironica ed elegante. Insomma, seppur non al livello di altri suoi libri, questo è decisamente un libro degno di essere letto.
La storia della fabbricazione delle "prove" che getteranno fango sugli ebrei e che permetteranno poi ad Hiltler a diventare il capo della Germania. Molto interessante
Recensioni
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