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Forse il miglior sceneggiatore U.S.A. è Steven Zaillian, MA SOLO quando è lui stesso a dirigere il film come appunto in questo caso. Qui, allora, egli evidenzia il suo tentativo di ridurre al minimo l’apporto finzionale lavorando invece su un biopic o docudrama, tanto per dimostrare ANCORA UNA VOLTA che la realtà è narrativamente più ricca d’ogni invenzione immaginativa. Inoltre Zaillian, almeno in questa specifica occasione, opta per l’epica del quotidiano, per il donchisciottismo vero e perdente. Quando viceversa alza il tiro e quindi anche il budget, deve ricorrere a una sedicente “firma autoriale di garanzia”, come negli esempi multipli con Scott senior. I “legal thriller” ricavati dai bestseller di John Grisham, e firmati da Pollack, Pakula, Schumacher, Foley, Coppola, o il Mann di “Insider – Dietro la verità”, che eppure è tratto da una vicenda reale, puntano invariabilmente sull’enfasi retorica, che in quanto tale sortisce l’effetto estetico ed emotivo opposto. Ma lo scontro morale che avviene di fatto nella banalità d’ogni giorno ha il basso, bassissimo, infimo profilo che sa inscenare soltanto Zaillian: Duvall tenta Travolta con una banconota, cerca di corromperlo, e nel momento della scelta etica il protagonista non può che trovarsi infinitamente isolato con la propria coscienza, ripreso in campo largo, inquadrato appartato in fondo al corridoio del tribunale come se fosse stato gettato lontanissimo rispetto al cosmo intero. Per il Mereghetti è “meccanica l’evoluzione di Travolta da avvocato egocentrico e vanesio a francescano paladino della giustizia”. Ha del tutto dimenticato che si tratta d’un caso di CONVERSIONE, per quanto comunque laica, e che Zaillian la mostra con la supercar di Travolta che si ferma sul PONTE dove egli si blocca, scende, pensa e decide di ribaltare le sue priorità esistenziali.
come al solito l'interpretazione di travolta riesce a spingere in alto il livello di un film che altrimenti sarebbe stato basso grande prestazione anche di r.duvall
Caso davvero accattivante e triste. Il sapere ke si tratta di una storia vera mi intristisce ancora di più , perfetta interpretazione di TRAVOLTA. Consiglio a tutti di guardare questo film, ke purtroppo non ha avuto il giusto successo!
Recensioni
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Thriller giudiziario interpretato da buoni attori
Trama
L'avvocato rampante Jan Schlichtmann intenta una causa a due grandi industrie del Massachusetts, la Beatrice Foods e la WR. Grace & Co, per aver inquinato le acque di un fiume provocando la leucemia in 8 ragazzi. La causa è di quelle già perse in partenza ma il regista lavora sugli attori e, in particolare, sulla prestazione di un Duvall cinico quanto basta nel ruolo dell'avvocato degli inquinatori.
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