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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Cominciamo a chiamare le cose col proprio nome e gridiamo al capolavoro per quest' opera che conosco per caso tramite un dono natalizio.chi mi ha preceduto ha dato una sola stella ma io vorrei solamente esprimere il mio dissenso: questo libro ha ritmo,ha fascino, è anticonformista e scritto splendidamente, artatamente confusionario.ho anche paura a dirlo ma a tratti mi ha ricordato il miglior Roth.ora corro a trovare altri lavori di questo scrittore fino a qualche giorno fa sconosciuto.Prezioso
Opera consigliata che descrive la vita borghese infelice di romani dall'altra parte dell'Oceano.
Condivido in pieno la recensione di Anna. Personalmente non sono riuscito a finirlo, libro irritante, entra di diritto tra i peggiori in 30 anni di letture
Recensioni
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Uscito originariamente nel 2014, tradotto in inglese per il pubblico straniero e ora giunto alla sua terza versione, questo romanzo così disturbante edito da Mondadori si porta dietro una storia editoriale interessante. Ma non è tutto: qui dentro troverete il ritratto appannato e un po' franto di una generazione di giovani borghesi romani a New York, con tutto il loro carico insopportabile di aspirazioni frustrate, cattiverie gratuite, vacuità, depressioni curate a colpi di farmaci e velleitarismi artistici spesso in caduta libera verso il grande nulla. Pacifico mette in scena un ammasso di personaggi sinceramente odiosi, fragili, e proprio per questo splendidi. In filigrana, poi, il vero tema portante del libro: il potere dei soldi e l'inarrestabile disgregazione del capitale accumulato dalle famiglie nell'età dell'oro del secondo Novecento.
Recensione di Matteo Fontanone
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