I superflui

"I superflui" è un autentico capolavoro della letteratura italiana. Se qualcuno vorrà mai elencare i 10 romanzi in lingua italiana che devono restare nel tempo, "I superflui" è sicuramente uno di questi. Una scrittura straordinaria. Purtroppo Arfelli ha subìto prima la congiura del silenzio perché non era abbastanza inserito nella casta baronale degli intellettuali, poi è stato spento da una forma gravissima di depressione cronica. E tuttavia, questo romanzo resta uno degli esiti più alti e felici della nostra letteratura del Novecento.

Ho letto questo romanzo nell'edizione Vallecchi del 1954 e lo trovo un capolavoro assoluto, forse non abbastanza "intellettuale" per meritarsi un posto nelle storie della letteratura nazionale ma profondo e sincero, di un realismo amaro che non porta l'acqua al mulino di nessuno. Un libro per i lettori più che per i critici, sebbene sia scritto in un italiano impeccabile. Meritava la ristampa e spero che piano piano il passaparola dei lettori gli riconosca la dignità che ha sempre meritato.