Una canzone per Bobby Long

Questo è decisamente uno di quei rari casi in cui non sono riuscita ad apprezzare né libro né film, per il semplice fatto che ho trovato la storia di fondo un po' troppo incoerente.

L'incanto del Sud più poetico, delle sue voci, dei suoi fiumi, della libertà e dei destini anche mancati di chi tuttavia lo eleva a voce quotidiana, la cifra di un'America periferica, ma grande nella sua luce semplice e fraterna nella tessitura dei caratteri. Sono anch'io fra quelli che hanno prima incontrato il film, ma la lettura del romanzo non è inferiore. C'è uguale e intatto quel mondo sospeso e svogliato, quella rarefatta musica di lunghi silenzi, di piogge violentissime, di bestemmie d'amore per la vita, di ludici perdenti che brindano nel sorriso, e un incontro padre figlia che pur dentro i binari della malattia di lui riesce comunque a scivolare nella grazia tenera di un bene autentico. E' in fondo di poesia che tratta quest'opera, di quel tratto umano che sa spingersi oltre il limite del finito e suonare senza vergogna le proprie intime corde sensibili, quell'assenza d'amore che sa comunque dare amore, il sogno che non abdica al realismo del volgare, la difesa di sé, del proprio squisito errore, del vivere vero, l'unico, il poetico.

mi sono imbattuto per caso in questo titolo e leggendo le 3 recensioni positive di altri lettori ho deciso di acquistarlo. dopo averlo letto ho capito che non devo fidarmi delle recensioni dei lettori. la lettura è scorrevole ed è l'unica cosa positiva, visto che cercavo un libro da ombrellone. per il resto il nulla. personaggi improbabili, storia inesistente ... verso la fine del libro uno dei due dice alla ragazza qualcosa del tipo "ricordi quando ti ho parlato del circolo segreto" o giù di lì .... ho dovuto fare uno sforzo per ricordare questo episodio che si era narrato in qualche capitolo addietro. tanto per far capire quanto l'abbia trovato poco interessante.