Dopo lo straordinario successo del cofanetto che raccoglie l’integrale delle Sonate per pianoforte di Beethoven, Arcana ristampa la serie di sonate di Schubert con una nuova veste grafica e l’aggiunta delle fondamentali note di copertina scritte dallo stesso grandioso interprete: Paul Badura-Skoda. Una pubblicazione essenziale, da portare – secondo la rivista Diapason – in un’ideale isola deserta.
Da quando ne ha memoria, Paul Badura-Skoda è sempre stato intimamente legato alla musica di Schubert. In un’epoca in cui la conoscenza del compositore era ancora molto sommaria, egli esaminava attentamente le prime edizioni e i manoscritti, allo scopo di scovare degli errori e stabilire delle versioni Urtext che oggi sono di riferimento. Ma oltre a questo, egli riuscì a completare alcuni movimenti che Schubert aveva lasciato incompiuti senza peraltro aggiungere musica estranea al compositore. Nel saggio esauriente scritto appositamente per la presente registrazione (disponibile online) possiamo leggere con profitto, Sonata dopo Sonata, la natura del lavoro svolto.
La scelta degli strumenti d’epoca risponde ad una ricerca di colori e di gamme sonore che favoriscono una maggiore intimità con la musica del compositore, consentita soltanto dall’uso di quegli strumenti che Schubert conosceva, utilizzava e per cui scrisse effettivamente la sua musica.
Tuttavia, l’aspetto più sorprendente è quella sorta di identificazione tra l’esecutore, Badura-Skoda e il compositore, Schubert. In questa registrazione integrale delle sonate per pianoforte su strumenti d’epoca, che ebbe luogo a Vienna tra il 1991 e il 1996, il maestro viennese ci consegna il lavoro di una vita: la musica di Schubert con le sue passioni, la sua sofferenza e quel tono inimitabile che rende la sua città natale il luogo così essenzialmente e esistenzialmente correlato alla musica.
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