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Con la terra sotto i piedi. Camminare scalzi nella natura per fare bene all'anima
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Con la terra sotto i piedi. Camminare scalzi nella natura per fare bene all'anima
Ebook
Tutti i formati ed edizioni
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Anno edizione: 2018
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libro usato
Anno edizione: 2018
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Rilegato
Anno edizione: 2018
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Con la terra sotto i piedi. Camminare scalzi nella natura per fare bene all'anima
Perché, e come, una camminata a piedi nudi negli spazi di un antico giardino, sulla neve e sulle rocce dolomitiche d'alta quota o lungo le alture riarse di un'isola della Grecia può farci tornare bambini, nuovamente in contatto con le energie primordiali di una Madre Terra a cui la nostra vita è intimamente connessa? Andrea Bianchi ci aiuta a rispondere a questa domanda attraverso un viaggio nella Natura, ma anche verso le radici profonde della nostra Anima: levandoci le scarpe per togliere ogni possibile filtro al contatto con gli elementi naturali, ci troveremo su un percorso la cui traccia invisibile emerge un passo dopo l'altro. Un cammino lungo il quale si sviluppano l'attenzione mentale e l'equilibrio del corpo, il radicamento con la Terra e la capacità di volare lontano, "al di là dei confini del mondo", come i trenta uccelli di cui narra la poesia mistica persiana. Incontreremo così i temi più attuali dell'ecologia - la biofilia, l'amore innato dell'uomo per la vita - e gli insegnamenti spirituali della Filosofia perenne, e assisteremo al colloquio in una notte senza tempo con il centenario Spiro Dalla Porta Xydias, lo scrittore e alpinista cantore del "sentimento della vetta". Giungeremo infine, a piedi nudi, nelle Terre Alte, al limitare del punto di ascolto perfetto, da cui si possono udire le vibrazioni più sottili di quell'armonia universale che ci fa sentire vivi. Un viaggio e un racconto dopo il quale ripartirete subito alla ricerca del sentiero erboso più vicino per togliervi le scarpe, e camminare con la Terra sotto i piedi.
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Testo in italiano
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Compatibilità:
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Pagine della versione a stampa:
165 p.
Layout:
Reflowable
EAN:
9788852086922
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Stefano
18 settembre 2018
Avete mai pensato che potreste andare in montagna a piedi nudi? Fino a qualche anno fa mi sarebbe sembrato assurdo, pericoloso, scomodo e senza motivo... Poi ho avuto la fortuna di seguire un seminario di Andrea Bianchi e di leggere questo libro, ho provato ed ora ho sempre più voglia di togliermi gli scarponi e continuare l'escursione scalzo!! Il tutto gradualmente, come consiglia Andrea nei suoi libri, imparando ad ascoltare il nostro corpo e tornando ad usare i piedi in maniera completa... ritrovando un contatto con la natura che ci rigenera e ci da energia! In questo libro, oltre al racconto del suo andare in montagna a piedi nudi, Andrea ci racconta della sua amicizia con un uomo che è quasi una figura mitica della montagna, Spiro dalla Porta Xydias, dei loro confronti, del loro diverso modo di camminare e di salire, che però trova elementi comuni nella spiritualità e nell'attenzione profonda... Esperienze che si intrecciano, sogni, storie, filosofia e meditazione nelle parole di due persone che hanno trovato il proprio passo e che l'hanno trasmesso agli altri, suggerendo di provare a camminare in modo diverso, per trovare ognuno il proprio modo, quello che faccia bene alla propria anima!
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Jessica
29 maggio 2018
Ottima lettura! Si tratta di un saggio dove la curiosità del camminare su terreni diversi e senza l'ausilio delle scarpe diventa poco a poco una necessità fisica e mentale. Il racconto di Andrea porta alla scoperta di uno stile di vita che risponde a fini dissimili, ma che allo stesso tempo si complementano alla perfezione. Insegna a mettere un passo davanti all'altro per stare meglio con se stessi, ascoltarsi e ad ascoltare il terreno sulla quale ci si appoggia e infine riconoscere quell'energia che dalla pianta del piede raggiunge mente e spirito facendo dell'uomo un tutt'uno con la natura. Procedendo con la lettura si ha la sensazione di imparare, o meglio, ricordare quasi ancestralmente come si cammini correttamente: usando le parti giuste del piede si controllano (e sfruttano) potenzialità dimenticate. Alla fine di questo "studio" ci si rende conto che l'apprendimento pervade livelli di consapevolezza superiori. Con l'aiuto (a volte decisamente non scontato) del maestro ed amico Spiro Dalla Porta Xydias, così come fa un alpinista, l'autore impara a riconoscere la sua via, a studiarne lo sviluppo e ad apprezzarne particolarità e difficoltà. Il bisogno di ascesa che avvertiva Spiro si riflette in quello di "connettersi all'energia della terra" per Andrea. Due amici che nelle loro differenze riscoprono un identico obiettivo. Grazie all'esperienza accumulata, in quest'ultimo saggio l'autore insegna come da un piano tecnico e pratico, il silenzioso andare a piedi nudi sia in realtà un valido strumento per un fine lavoro interiore che porta ad una fusione sempre più matura e mistica del proprio essere e dell'universo che ci circonda. Da non trascurare: il libro si legge tutto d'un fiato, con leggerezza. Le descrizioni dei contesti in cui si realizzano le camminate sono "vivide e fresche": giardini di rose profumate, boschi di abeti e cime innevate si dispiegano nella mente di chi legge con lo stesso benefico effetto di una vera passeggiata nel verde.
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Mirna Moretti
16 maggio 2018
Un bellissimo saggio, una profonda ricerca, un coinvolgente desiderio di condividere un percorso sempre più appagante. Togliersi le scarpe è togliersi un baluardo, una difesa, ma anche un impedimento al compenetrare con la nostra pelle le vibrazioni della terra. Leggendo dell’esperienza tattile delle passeggiate dell'autore in montagna, sulla neve, sull’erba, in giardini speciali di rose e alberi antichi mi assale il desiderio di provare a rimettermi in contatto con la terra e la sua energia. Libro molto ricco di riflessioni, ricordi, esperienze. Ogni capitolo un importante tema legato alla biofilia, l’amore innato dell’uomo per la vita. E non solo: la ricerca del punto di ascolto perfetto che si trova nell’ascesi non solo fisica, bensì interiore. Insegnamenti del grande Spiro della Porta Xydias cantore del “sentimento della vetta”. Guardare verso l’alto da dove viene la luce della conoscenza. “Salire” sempre dunque. E l'autore fa un ulteriore passo scegliendo di camminare e salire a piedi nudi per interagire con la natura come l’uomo faceva ai primordi della sua umanità. E come farebbero volentieri i bambini. L’importante è arrivare al centro, a prescindere dal modo un altro insegnamento di Spiro che Andrea fa suo. Che belle le pagine dedicate al Giardino. Il Giardino è l’essere: il microcosmo entro il macrocosmo. Dove cercare il silenzio e ritrovarsi. Percorrerlo a piedi nudi è la via più sicura per giungere alla propria essenza. Ci sembra di denudarci anche mentalmente da strutture difensive. Aumenta conseguentemente anche la nostra attenzione sul luogo dove siamo : dove mettere i piedi, come possiamo appoggiarli, presagire la sensazione di erba fresca, neve cristallina, ciottoli ruvidi. Morbidezze e asperità. Ci sarebbe moltissimo da dire ancora su queste ricche pagine perché si parla di Filosofia, di Meditazione, di propriocezione ovvero della percezione che abbiamo di noi stessi nello spazio. E direi che non è poco. Ne consiglio la lettura!
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