Il CD Vivaldi è la seconda pubblicazione, dopo Odusia, della serie dedicata a Mario Brunello da Egea. Il famoso violoncellista esegue, con il supporto prezioso della formazione l'Arte dell'Arco, una lettura del tutto personale dei sei concerti per violoncello ed orchestra di Antonio Vivaldi. Così Mario Brunello commenta i tre movimenti in cui è articolato ciascuno dei sei concerti : ALLEGRONati probabilmente con intenti didattici, i Concerti per Violoncello di Vivaldi sembrano non voler mai lasciarsi andare al virtuosismo strumentale, come invece accade nei Concerti per Violino. Il carattere di ogni Allegro iniziale viene dato piuttosto dal colore delle corde vuote del Violoncello, dall’anima veneziana di certi incisi che ricordano filastrocche e canzoncine da strada, il tutto incalzato dall’energia ritmica del Basso Continuo. All’entrata del Violoncello, tutto si adegua alla sua tessitura, le progressioni danno voce e ritmo ai rapidi arabeschi di note e quando non è la Band del Basso Continuo (Liuto, Tiorba, Cello, Organo e Cembalo), sono i saltelli e i quasi battuti dei Violini che incessantemente sostengono i brevi discorsi del solo. ADAGIOQui è l’elemento acqua che entra a far parte della musica. L’andamento degli Adagi evoca il gesto del remo, premer e stalir, che come un calmo respiro spinge la gondola, un respiro che si ripete immutato dai tempi di Vivaldi. Adagi come canzoni da battello, serenate nostalgiche o meditazioni immerse nell’incantata tristezza veneziana. ALLEGROIl terzo movimento dei Concerti è Teatro. Il Violoncello diventa attore di strada, figura di burattino o strano personaggio che appare improvvisamente da una calle con rapidi dialoghi e vòse del dialetto veneziano. Ritmi e suoni sono pieni di influenze ispaniche, arabe, mediterranee e viene spontaneo l’uso del Liuto a chitara, del Cembalo con volate e trilli, oppure mettere in evidenza lo sbuffo percussivo dell’Organo. Insieme al caratteristico morso dell’archetto sulle corde di budello, tutti questi effetti creano un sottofondo di rumore percussivo da musica popolare. A sparigliare l’alternanza Allegro–Adagio-Allegro, tipica del Concerto Vivaldiano, un inusuale concerto spezzettato continuamente da cambi di umore, dove il Violoncello cerca il dialogo con un suono antico e misterioso di fagotto.
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