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Pure un libro contro i diritti fondamentali della persona, la sacrosanta libertà di cura, i più elementari principi etici che credevamo di aver conquistato?... Anche no, grazie
Per l’A. Agamben ritiene le cc.dd. verità scientifiche un costrutto sociale, dove impera il biopotere, la biopolitica, la nuda vita grazie allo stato di eccezione, esistendo per lui interpretazioni non fatti (Nietzsche), soffrendo di una deriva irrazionalista o misologica, in una postura autocentrata e apocalittica, etc. Al di là del suo riduzionismo o negazionismo, complottismo, iatrofobia, fobocrazia, etc. l’A. preferisce chiamarlo non-negazionista. Il concetto di paradigma, nella critica alla categoria di causa-effetto, dispiega il metodo archeologico con l’analogia (anche tra scienza e religione: vedi la paura e la nuova classe degli scienziati), sconoscendo scienza e statistiche, nella impossibilità di una negoziazione concettuale (quid est veritas?questione perlopiù bio-politica) . La realtà è parzialmente costruita dalla politica(cfr. il concetto forma di vita): è una mossa politica. Manca un’epistemologia generale agambeniana, salvo quella di signatura rerum. Si veda la concezione anti-probabilista nel caso Majorana nella “sostituzione o sovrapposizione della sfera della probabilità a quella della realtà” dove questa ultima si eclissa nella probabilità ( la scomparsa diventa l’unico modo per il reale di affermarsi). La relazione di eccezione è l’esclusione inclusiva che corrisponde all’esempio che “vale per tutti i casi dello stesso genere e,insieme, è incluso fra di essi. Esso è una singolarità fra le altre, che sta però in luogo di ciascuna di esse, vale per tutte”: concetto di paradigma/exemplum di aristotelica memoria. Siamo all’abduzione: ragionamento proprio dell’esperto d’arte, del detective e dello psicoanalista. Ma “l’omissione della teoria influisce sull’empiria” (Benjamin), si omaggia Derrida svalutando la sua grammatologia nella teoria delle "segnature" mentre Agamben si immedesima nella cosa stessa. E’ ammirevole la sua opera per qualità e quantità, varietà e originalità in una infinita eruditissima esibizione ragionata della potenza del falso!?
Libretto utile a capire come un filosofo sedicente di sinistra possa diventare una icona della destra più stupida, fanatica e complottista.
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