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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
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La lotta per la libertà di un eroe di ieri, una lezione di democrazia per i giovani di oggi
Quella di Giacomo Matteotti è una delle voci che con più forza e più coraggio si levarono contro i soprusi del regime fascista. A distanza di quasi un secolo questo volume esorta a prestarle di nuovo ascolto, riproponendo due documenti molto citati ma poco letti: il discorso del 31 gennaio 1921, quando Matteotti per la prima volta e per primo osò prendere la parola in Parlamento contro il regime, e quello del 30 maggio 1924, quando denunciando i brogli elettorali firmò la propria condanna a morte, inflittagli di lì a pochi giorni per mano di cinque sicari fascisti. Grazie a queste due testimonianze sarà possibile comprendere con maggiore chiarezza un momento cruciale della storia del nostro paese, e riflettere, alla luce di ciò che è stato, su temi che ancora oggi continuano a trovare ampio spazio nel dibattito pubblico.
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Ottima lettura non solo il giorno della Liberazione il 25 Aprile. Lettura breve e significativa. Ricordare è importante e i libri mantengono la memoria. Consigliato perché è una parte della nostra storia.
Sono due discorsi di un uomo coraggioso (che infatti pagherà con la vita il proprio coraggio), un uomo che, senza altra retorica se non quella che deriva dalla narrazione dei fatti, li elenca con la sua pignoleria da “amministratore”, denunciando la realtà degli anni ’20 del ‘900 invasa dalla violenza sia di sinistra (debitamente repressa dalle forze dell’ordine) che di destra (contro la quale non vi è alcuna repressione). L’accusa che viene mossa dall’oratore è soprattutto contro una politica priva di nerbo, e contro figure incapaci, o comunque non intenzionate ad agire in modo tale da difendere la causa dell’Italia e della civiltà.
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