L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2020
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Vargas Llosa non è riuscito a conquistarmi. Un romanzo leggibile e nulla più. A tratti noioso, a tratti avvincente... ma non abbastanza. E' il terzo che leggo di questo scrittore. Lo trovo di livello inferiore rispetto a "la città e i cani" e "la guerra della fine del mondo". Lo dico solo perché rispetto a questi ultimi, ho fatto davvero fatica a terminarlo.
Un affresco così potente e poetico sarebbe da solo in grado di paralizzare ogni lettura futura. Stordito da questo fiume cristallino di vite e di destini, di perdita e sorriso, ricordo e sfida, posso soltanto fermarmi al massimo della votazione, ma potendo dare mille, o diecimila, in una valutazione reale, di cuore, di presa autentica sulla mia interezza, dovrei dirmi che è ancora poco. Strepitoso capolavoro.
Una rivelazione. Vargas Llosa dimostro' come non c'era solo Garcia Marquez in Sud America. Un affresco reale e avvincente piu' di un "giallo". Dimenticate i nipotini di Garcia Marquez, Vargas Llosa vale, in questo libro, piu' di tutti loro messi insieme. Uno libro cosi' originale perche' e' poco conosciuto e di conseguenza poco pubblicizzato? Questa e' una domanda che andrebbe girata ai cosidetti "critici". Da leggere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Santiago Zavala, giovane giornalista della «Cronica» che tutti chiamano Zavalita, torna a casa dal lavoro e trova la moglie in lacrime: le hanno strappato di mano il cagnolino Batuque. Zavala lo va a riprendere al canile, e il destino gli fa ritrovare, tra i dipendenti di quel luogo che sembra piuttosto un macello, Ambrosio, per molti anni autista di famiglia. Insieme vanno a bere una birra a «La Catedral», sordido locale di periferia, a dal loro dialogo viene fuori il romanzo di una città, e dei suoi deliri: storie di vinti e di illusi, di militari a caccia di potere, di politici, giornalisti, prostitute, delle loro sconfitte, ma anche di rari momenti di quiete. Destini personali che insieme restituiscono un'immagine globale della società di Lima, ma anche peruviana, e latinoamericana, negli anni cinquanta e sessanta. Pubblicato nel 1969, Conversazione nella «Catedral» è un romanzo dalla costruzione articolata e travolgente, in cui le inquadrature sono «montate» in successione martellante, come in un film d'azione: vero e proprio affresco storico, un tentativo prossimo alla perfezione di creare un «romanzo totale». E su tutto, implacabile come un legame vischioso e concreto, la grigia nebbia che avvolge Lima e le sue creature.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore