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Anno edizione: 2011
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La casa editrice Phaidon pubblica,dopo il bellissimo volume dedicato all'arte concettuale, un'altra splendida opera già edita nel 2006,ma ora riproposta meritoriamente a un prezzo del tutto accessibile a chiunque voglia approfondire un tema fondamentale nella storia dell'arte contemporanea:il rapporto dell'artista con il suo corpo.Offerto al pubblico e all'interpretazione filosofica come oggetto da esibire,mortificare,esaltare,reificare o sublimare con i metodi più provocatori, rivoltanti e politicamente dissacratori,il corpo diventa protagonista assoluto di un fenomeno artistico volto soprattutto a pretendere il coinvolgimento emotivo dello spettatore,il suo disorientamento e la messa in discussione di parametri di giudizio obsoleti.Introdotto da due approfonditi saggi delle critiche d'arte inglesi Tracey Warr e Amelia Jones,il volume si articola in sette sezioni che offrono al lettore riproduzioni di opere di circa 150 artisti,a partire dai pionieri di questo tipo di espressione (Duchamp e Pollock) e dalla Body Art degli anni 60,per arrivare alle soglie del terzo millennio con le installazioni tecnologiche di Hatoum e Tather,lasciando ampio spazio ai contributi sempre stimolanti del femminismo(Lousie Bourgeois,Cindy Sherman,Carolee Schneemann)e alle prese di posizione politiche più attente ai diritti delle minoranze e sensibili ai temi del consumismo,della mercificazione e della militanza ecologista.Il corpo degli artisti viene quindi offerto allo sguardo del pubblico con ironia,sadismo, sfrontantezza,esibendo ovviamente soprattutto gli aspetti caricaturali,di provocazione e dissacrazione della sessualità,in performance che rasentano la perversione e la blasfemia, fissati in video o in sequenze fotografiche che ostentano mutilazioni,ferite,coiti, masturbazioni,ed espongono morbosamente sangue,feci,sperma,arrivando addirittura alle agonie per Aids o cancro,nelle volontà esplicita di abbattere ogni barriera tra arte e vita,tra pensiero e materia.
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