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Carlo Levi. Il grande ebreo torinese, amico e collaboratore di Piero Gobetti, aveva pubblicato all'indomani della Liberazione il suo celebre "Cristo si è fermato a Eboli", straordinaria testimonianza degli anni trascorsi in Lucania, nel Materano, come confinato politico. Il libro, subito tradotto in diverse lingue, aveva fatto presto negli Stati Uniti a imporsi come bestseller. Eppure...è proprio dall'America, in particolare da Filadelfia nello stato della Pennsylvania, che Carlo riceve messaggi firmati con la svastica , insulti e minacce di morte. Ma Carlo, con un gesto rivelatore della sua natura mille miglia lontana da ogni forma di violenza, aveva nascosto questi infami documenti epistolari, egli archiviava in una vecchia edizione della Bibbia ove sul frontespizio si leggeva: "La Sacra Bibbia ossia l'Antico ed il Nuovo Testamento tradotti da Giovanni Diodati" nella edizione stampata nel 1864 dalla Società Biblica Britannica e Forestiera. Quella Bibbia che, a dispetto dell'irriducibile laicismo del tempo, finiva col seguirlo ovunque lui andasse, in tutte le sue vicissitudini della vita.
Il libro intitolato "cristo si è fermato a Eboli", scritto da Carlo Levi rappresenta il più chiaro e lampante esempio di letteratura nazional-popolare italiana del periodo tra le due guerre. Il libro racconta del confino subito dall'autore in Basilicata. Qui si nota, evidente, la differenza tra la cultura del nord e quella del sud. Infatti, mentre al Nord vi era uno sviluppo culturale molto avanzato, al sud resisteva ancora la vecchia tradizione culturale basata su credenze popolar-religiose. Ma torniamo sulla parola confino. Essa significa, contrariamente all'esilio, una sorta d isolamento all'interno della nazione natia ma in luoghi lontani da eventuali influenze politche. L'esilio, invece, consiste nell'allontanamento oltre i confini nazionali.Il titolo rappresenta , come detto poc'anzi, proprio la differenza tra le due parti in cui è divisa l'Italia e, cioè, Nord e Sud. Eboli, in altri termini, è la lnea immaginaria di confine tra gli "uomini" e i "cristiani". Concludendo ,il libro è il più famoso e importante di Carlo Levi e, sicuramente il più letto e rinomato anche all'estero per i suoi alti significati non solo culturali. Carlo Levi non è solo stato scrittore , ma anche pittore. Alcune suo opere sono esposte nei musei più famosi del mondo , tra i quali il Louvre di Parigi. Tridello Giovanni
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