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Queste composizioni, originariamente scritte per due pianoforti, nascono nel 1850 dall'incontro del giovane Brahms con il violinista ungherese Ede Reményi, compositore di musiche tzigane. All'epoca l'autore componeva per diletto, e nei suoi primi due quaderni erano presenti dieci danze, allora definite "Ungheresi", in quanto la musica folkloristica magiara era spesso confusa con quella tzigana. Questo nucleo iniziale infatti nasce come adattamento dell'autore di musiche tzigane, recuperate nella loro essenza ritmica e melodica e pubblicate nel 1869. In seguito, a partire dalla Danza n.11, gli elementi folkloristici originari cedono il passo alla vena creatrice dell'autore, che esprime con più evidenza i propri temi compositivi. In ogni caso Brahms non assegnò mai a queste composizioni un numero d'opera, per un forte senso di onestà intellettuale verso la natura tradizionale delle musiche. Questo secondo ciclo di composizioni fu pubblicato nel 1880. I brani qui presentati vennero in seguito orchestrati da vari autori, tra cui lo stesso Brahms e Antonin Dvořák, a sua volta compositore delle altrettanto note "Danze Slave". Le registrazioni del CD risalgono al 1982, straordinariamente dirette da Claudio Abbado e masterizzate avvalendosi dell'allora l'esordiente tecnologia digitale. La versione in esame è una ripubblicazione del 2012. Le registrazioni risentono un po' del tempo trascorso, ma si mantengono comunque su ottimi livelli. Bisogna infatti tener conto dell'attenzione e della cura tecnica che da sempre Deutsche Grammophon pone verso i profili qualitativi della propria produzione. Tutto ciò permette di apprezzare l'eccellente valore esecutivo dei Wiener Philarmoniker, sotto l'indiscussa direzione di Abbado. Un CD dal valore storico e artistico, che merita di entrare nelle collezioni di tutti gli appassionati.
non sono un estimatore esperto, ma il disco è bellissimo e lo consiglio anche a chi non ama la classica
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