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La prospettiva autobiografica crea uno spazio misto di narrazione storica e personale memoria, dove il soggettivismo può incontrarsi con il cambiamento enorme del mondo negli ultimi venti o trent'anni. Lidia De Federicis ha raccolto saggi e interventi, del 2000-2004, che hanno una voce narrativa. Nel raccontare ha esposto porzioni di sé e delle proprie idee. Teoria in atto dunque, racconti su come si racconrta e sul riscontro fra il vissuto e il narrato. Ma narrato da chi? Dalla vita o dalla letteratura? Su tali domande e sul rapporto fra extratesto e testo s'aggirano questi scritti. Che sono pieni di nomi e date, hanno treni di pendolari, sparse occasioni d'amore e di morte, una borsa, una pipa, le bianche braccia, una sartina. Ritagli del sommovimento.
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