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"Nessun lettore verrà risparmiato". Con il terzo ed ultimo tomo della trilogia l'Altieri riesce, e non era facile, a riabbassarsi a livelli forse addirittura inferiori al primo volume ("L'Eretico"). O forse no. Forse è solo la stanchezza del lettore, che arrivato al terzo massiccio libro non ne può davvero più di massacri descritti con lo stampino, di colpi ascendenti obliqui (di decapitazione, of course) e diagonali basse, di sangue a ventaglio e invincibili superuomini con daikatana. E comincia a ridere. Riso nervoso? No, riso di autocommiserazione per aver pervicacemente voluto concludere la trilogia, sperando in un "colpo ascendente" della scrittura dell'autore. E trovandosi invece ormai nel fumetto vero e proprio. Qui veniamo gratificati anche di un "Maledetto per l'eternitaaa!", si, proprio con tre "A": ancora un volume e poi saremmo arrivati ai "Gasp!" ed agli "Aaaargh!". Gulp, fumetti in TV. Dal punto di vista della presunta "ricostruzione storica", qui ci viene frettolosamente presentato l'ultimo dei Grandi di quella guerra, il re svedese Gustavo Adolfo. Descritto con una antipatia, palese già dagli accenni nei volumi precedenti, che fa a pugni con quello che gli storici gli hanno sempre riconosciuto, ovvero una relativa maggior attenzione alle sofferenze della popolazione ed anche dei soldati. Beninteso, qualche rarissima cosa si salva, anche in questo capitolo della "saga". La descrizione del primo fallito attacco degli imperiali a Magdeburg, al rullo incalzante dei tamburi, probabilmente il brano migliore dell'intera trilogia, dove anche la banale onomatopeica alteriana riesce a trovare una sua dignitosa funzione. Il resto è la solita autocompiaciuta macelleria e veniamo privati anche dell'ultima illusione: che Altieri sia in grado, finalmente, di sorprenderci. Non lo è. Chi sia Wulfgar, quali siano i suoi rapporti con Madre Erika il lettore l'aveva già capito da un pezzo. E così pure della misteriosa "scomparsa" di Alessandro Colonna. "La guerra è eterna". La trilogia di Altieri, fortunatamente, no.
Devo e voglio fare i miei complimenti ad Altieri per questa magnifica trilogia. Ce ne ho messo di tempo prima di decide di leggerla. Ma una volta iniziata l'ho divorata tutta in un solo mese. Bellissima. Sono sicuro che mi rimarra' a lungo impressa nella memoria.
Altieri ha una scrittura molto cinematografica. Leggendo la Trilogia, immaginavo un film in cui Vin Diesel era Wulfgar e Russell Crowe Von Dekken...
Recensioni
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