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I saggi raccolti in questo volume, pur se pubblicati in sedi diverse, rivelano una profonda organicità che deriva dalla ricerca volta a stabilire alcune questioni centrali del movimento operaio internazionale e in particolare taluni aspetti essenziali della socialdemocrazia tedesca e del leninismo. L’interpretazione che li percorre è che l’una e l’altro, trovatisi a dover affrontare problemi dello sviluppo sociale non inquadrabili in una sostanziale ortodossia marxiana, giunsero a realizzare un deciso superamento e persino un rovesciamento del pensiero di Marx. Un rovesciamento, che sempre piú si espresse – in contraddizione con il progetto antistatalistico di Marx – nel recupero del ruolo centrale e permanente dello Stato e degli apparati amministrativi e burocratici. Si attuava cosí la previsione di Max Weber – a cui è dedicato uno dei saggi -che il socialismo fosse destinato a negare l’«utopia» antistatalistica. Tant’è che il grande contrasto fra socialdemocratici e comunisti dopo il 1917, anche se si presentò nei termini di fedeltà al pensiero di Marx, fu in realtà, tra forze che concepivano in modi diversi il rapporto fra lo Stato e i valori politici di matrice liberale, fra le conquiste del socialismo e le istituzioni della democrazia.
Indice
I saggi raccolti in questo volume, pur se pubblicati in sedi diverse, rivelano una profonda organicità che deriva dalla ricerca volta a stabilire alcune questioni centrali del movimento operaio internazionale e in particolare taluni aspetti essenziali della socialdemocrazia tedesca e del leninismo. L'interpretazione che li percorre è che l'una e l'altro, trovatisi a dover affrontare problemi dello sviluppo sociale non inquadrabili in una sostanziale ortodossia marxiana, giunsero a realizzare un deciso superamento e persino un rovesciamento del pensiero di Marx. Un rovesciamento, che sempre piú si espresse - in contraddizione con il progetto antistatalistico di Marx - nel recupero del ruolo centrale e permanente dello Stato e degli apparati amministrativi e burocratici. Si attuava cosí la previsione di Max Weber - a cui è dedicato uno dei saggi -che il socialismo fosse destinato a negare l'«utopia» antistatalistica. Tant'è che il grande contrasto fra socialdemocratici e comunisti dopo il 1917, anche se si presentò nei termini di fedeltà al pensiero di Marx, fu in realtà, tra forze che concepivano in modi diversi il rapporto fra lo Stato e i valori politici di matrice liberale, fra le conquiste del socialismo e le istituzioni della democrazia.
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