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scheda di Burzio, P., L'Indice 1996, n.10
Il volume di Cortella appare nella collana "Hegeliana", dove vengono ospitati i risultati di ricerche, convegni e seminari promossi dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Il tema del lavoro di Cortella è costituito dal ripensamento della filosofia hegeliana e del suo esito "assolutistico" alla luce di alcune tendenze della filosofia contemporanea che fanno leva sulle tematiche dell'intersoggettività, del linguaggio dialogico, della morte della metafisica. Se da un lato non si può rifiutare acriticamente Hegel, per ovvie ragioni, dall'altro lato la riproposizione dei problemi da Hegel sollevati (la critica alla finitezza, il rapporto soggetto-oggetto, l'unità di pensiero ed essere) deve prendere atto delle aporie nascenti dal fondamentale impianto idealistico da cui Hegel trae le relative soluzioni e cercare di reimpostare ciò che di Hegel non è più proponibile alla moderna sensibilità filosofica per mezzo del confronto con quelle tendenze, prima fra tutte l'ermeneutica. Tanto per non fare che un esempio: attraverso la discussione della critica adorniana del concetto hegeliano di dialettica, e nell'assunzione del modello ermeneutico della speculatività del linguaggio (Gadamer), Cortella vede una via possibile per salvare la dialettica in quanto logica del vero (e non solo del falso, come in Adorno, appunto), senza per questo dover tornare a pensarla sistematicamente, à la Hegel. È il cammino, scrive Cortella, dalla dialettica alla dialogica, dimensione, quest'ultima, in cui il rapporto tra logos (identità) e differenza non è più risolto a favore del logos, come in Hegel, ma neppure a favore della differenza.
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