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Bel libro da cui è stato tratto un film per la regia di Jacques Rivette con audio sia in italiano che in francese. L'intrigo è sexy al punto giusto. È un gioco di passioni che cattura il lettore o lo spettatore. Lo consiglio!!!!
Sullo sfondo dalla Francia di inizio ottocento con l'inizio della fine del aristocrazia,una duchessa gioca con i sentimenti di un militare ingenuamente innamorato,le cose si capovolgeranno con un finale inaspettato...
vI è poco da dire un piccolo capolavoro! Da leggere assolutamente.
Recensioni
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scheda di Bertini, M., L'Indice 1996, n. 7
Ammirato particolarmente da Marcel Proust per il finale drammatico e "folgorante", "La duchessa di Langeais" è forse il romanzo balzachiano più adatto a ridurre in briciole quell'immagine convenzionale di Balzac che fu negli anni sessanta il bersaglio polemico dei nouveaux romanciers: l'immagine di Balzac romanziere "tradizionale" per eccellenza, intento a perseguire, mediante diligenti descrizioni del reale, virtuosistici effetti di totale verisimiglianza.Nulla di meno "tradizionale" del trattamento imposto in questo racconto alla dimensione del tempo: assistiamo a un dramma che comincia dall'ultima scena, narrato con una tecnica "a mosaico" di sconvolgente modernità. Corteggiata, negli anni della Restaurazione, da un valoroso ma ingenuo generale napoleonico, la duchessa di Langeais lo costringe nei limiti di una relazione platonica esaltante e un po' perversa; quando l'uomo si ribellerà, ordendo contro di lei una vendetta carica di violenza, la gelida aristocratica si trasformerà in una creatura di passione, votata però alla morte e alla tragedia. L'introduzione di Franco Fiorentino evidenzia la ricchezza del testo, che è nello stesso tempo un'analisi acuta del Faubourg Saint-Germain e una sottile riflessione stendhaliana sul conflitto tra amore mondano e amour passion.
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