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Anno edizione: 2006
Anno edizione: 2005
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Le poche pagine a favore della presunta amata America ed un numero ben superiore contro l'America palesemente detestata, in totale incoerenza, genera il mio parere chiaramente sfavorevole. L'oltre mezzo secolo accumulando conoscenza, girando il mondo, mi induce ad esprimere la mia preferenza per Paesi dove lo sviluppo economico proporziona più opportunità e dove la militanza non prevale sulla competenza ed il merito, come purtroppo a Cuba, in Venezuela o Bolivia. Dunque, non capisco come l'autore che, lascia l'Italia per il Canada, ad un certo momento abbia optato di vivere in quello che per lui è l'inferno, mentre per me è il paradiso del capitalismo? Non solo, si stabilisce addirittura in California, dove, da molto si teme il grande terremoto che già nel 1906 ha distrutto San Francisco e dove prima o poi potrà distruggere tutto lo Stato. Ebbene, nonostante tale pericolo, l'autore preferisce rimanere in una Nazione il cui sistema non ama, anzi fondamentalmente disprezza. Un erudito di tale prestigio accetta, quindi, di vivere con il fiato sospeso in attesa della grande scossa tellurica, secondo la quale si prevede addirittura che la stessa California si stacchi dalla terra ferma,rimanendo perfino distrutta. Già, ma le critiche di Bencivenga agli Stati Uniti, sono di tutt'altra specie, di natura politica, naturalmente; e come buona parte degli impenitenti comunisti italiani, egli sembra ancora fermo alle tesi secondo le quali gli Stati Uniti sarebbero ostaggio di un'autentica cospirazione da parte delle cosiddette oligarchie e dedica capitoli per riempire pagine a tale proposito o sproposito. Molto francamente, sul tema degli Stati Uniti e degli Americani, ci sono letture molto migliori; principalmente, più obiettive e coerenti e fra queste una mia preferenza va di gran lunga a favore dei saggi di Massimo Teodori che consiglio vivamente a tutti coloro che vogliano approfondire il tema, trattato in maniera totalmente diversa e probabilmente oltremodo più onesta.
Un libro scritto da un filosofo di sinistra che aiuta ha rimuovere i tanti pregiudizi che troppe persone a sinistra hanno sull'America.
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