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Per la prima volta viene pubblicata in Italia la svedese Pija Lindenbaum, autrice apprezzata e premiata nel suo paese con un Astrid Lindgren Award, riconoscimento tra i più prestigiosi al mondo nel campo della letteratura per ragazzi (un premio, lo diciamo tra parentesi, che vale 5 milioni di SEK, circa 480.000 euro, mica caramelle).
E che l’autrice sia svedese lo si intuisce, per esempio, aprendo l’albo sull’immagine che illustra la protagonista, la piccola Else-Marie, seduta sulla tazza del water mentre legge il suo fumetto preferito; oppure su quella in cui vediamo la famiglia al completo immersa nella vasca da bagno – una famiglia piuttosto numerosa, non tanto per i figli (Else-Marie è figlia unica), quanto per i padri, ben sette: piccoli, buffi e assolutamente identici.
Sfogliando il libro, i bambini italiani, non certo abituati a quest’ampia libertà di vedute, allargano gli occhi e si portano una mano alla bocca un poco imbarazzati, ma soprattutto stupiti e divertiti. E poi fanno un sacco di domande: «Come ha fatto la mamma a sposare sette papà tutti insieme?», «Perché i papà sono più piccoli della figlia?» o «Quando la bambina fa qualcosa di male, i papà la sgridano sette volte?».
Ecco. Un libro dovrebbe servire proprio a questo: ad accendere domande, anche impertinenti e assurde, invece di confezionare insegnamenti con il marchio di fabbrica; a stimolare la curiosità, a inventare mondi che non esistono, dove però i sentimenti sono ben riconoscibili dal lettore-bambino che sta imparando a orientarsi nel complicato mondo delle emozioni.
Else-Marie, infatti, è molto preoccupata che i suoi compagni possano prenderla in giro a causa della sua famiglia tanto bizzarra.
Cosa diranno gli altri bambini quando i sette piccoli papà andranno a prenderla a scuola per la prima volta? Cosa succederà?
La fantasia di Else-Marie si riempie di incubi terribili quanto esilaranti: il cane della sua amica Greta che dà la caccia ai sette papà in miniatura, costretti ad arrampicarsi su un albero per mettersi in salvo; i vigili del fuoco che arrivano a sirene spiegate per tirarli giù; la maestra che, senza accorgersene, si siede sui minuscoli genitori e li schiaccia come frittelle sotto il sue enorme sedere…
Naturalmente, niente di tutto questo succederà. Anzi.
La cosa strana è che tutto sembra normale.
Perché dove gli adulti vedono stranezze, i bambini vedono gioia, allegria e puro divertimento.
Else-Marie e i suoi sette piccoli papà è un libro da leggere e osservare più e più volte: e ogni volta sarà nuova perché i dettagli delle illustrazioni sembrano non finire mai.
Recensione di Sabrina Rondinelli
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