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La presente ricerca involge il tema dei "diritti processuali", sia dell'imputato che della vittima del reato. L'indagine si snoda analizzando, anzitutto, l'art. 111 Cost. che, com'è noto, in Italia garantisce "il giusto processo", che il nostro legislatore ha cercato di attuare, sia pure non ancora compiutamente, nel codice di procedura penale. Ma l'interesse del lavoro deriva dal confronto fra queste regole e quelle dell'"equo processo" penale, comprensivo della fase penitenziaria, quale designato dalle convenzioni internazionali e, in primis dal trattato che adotta una costituzione per l'Europa, un vero e proprio Bills of Rights europeo, alla luce dell'interpretazione giurisprudenziale sia della Corte europea dei diritti dell'uomo e delle liberta fondamentali sia della Corte di giustizia delle Comunità europee.
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