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Straordinariamente meraviglioso!!Anche se non si dice, passatemi i due aggettivi insieme, un libro unico che raccoglie le paure prima di affrontare un pubblico enorme come quello di S.Siro. Per chi crede che Laura sia una diva che se la tira...leggete questo diario e vi renderete conto come in realtà Laura sia una donna normalissima, umile e semplice!! La nostra bandiera all'estero!
Libro molto bello e intenso, che trasmette tutte le emozioni provate da Laura. Molto toccante il punto in cui descrive la morte della nonna. Scritto anche bene, a differenza di come dice qualcuno: certo se questo qualcuno non sa nemmeno scrivere in italiano, forse è il caso di non prendere in considerazione il suo commento.
Laura é semplice la regina della musica laura per sempre la divina !!!
Recensioni
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"Non fare quello che ti dicono. Fai quello che sei. Io canto." Laura Pasini si racconta: il 2006 è un anno particolare per la cantante italiana. Reduce da una lunga tournè negli Stati Uniti, a Parigi, in ottobre, decide di staccare un attimo con i concerti e la vita del palco. Ma il palco è la sua vita e le manca troppo. A Siena, in occasione del concerto di Capodanno, la Pausini è già di nuovo impegnata nel progetto del maxi concerto nello stadio milanese di San Siro per la primavera successiva. E in questo libro ricco di parole, fotografie e messaggi, racconta le tappe di avvicinamento a quell'evento cruciale della sua carriera.
"Non amo i bilanci
non mi fermo mai" scrive e, mentre in volo torna da Los Angeles, decide di pubblicare il nuovo album di cover "Io canto", una sfida nuova e affascinante perché "ci vogliono passione e carattere per decidere di registrare un album di canzoni che non hai scritto tu". In questo libro-diario la cantante romagnola non parla solo del lavoro, si lascia andare ai ricordi di famiglia, racconta la morte della nonna che rappresenta un nuovo impegno, una nuova urgenza interiore da portare avanti. Poi la preparazione del concertone di Milano torna a prendere il sopravvento su tutto. Il 16 maggio 2007 è il suo trentatreesimo compleanno e lei lo trascorre a fare le prove musicali per lo show. C'è un clima di tensione perché al 2 giugno, la data del concerto di Milano, manca poco e Laura con la sua band vuole dimostrare a tutti che le piace da morire quello che fa e come lo fa. Un vero stress che la costringe a lottare contro la sua natura: "sto facendo ginnastica quattro volte alla settimana scrive ma non amo fare ginnastica, sono del Toro, sono pigra". Inarrestabile Laura: dopo aver vinto un altro Grammy, dopo un tour per il mondo che l'ha consacrata per l'ennesima volta regina della musica internazionale, dopo visite nei vari paesi del mondo, eccola ancora pronta per il concerto evento a San Siro. Uno stadio nel quale di solito giocano e suonano solo gli uomini. Un pratone e degli spalti in cemento dove solo cantanti maschi e molto "rock", come Vasco e Ligabue, hanno osato proporsi. Lei invece è una donna e San Siro è enorme. Il gran giorno alla fine arriva e piove pure. La Pausini canta davanti a 70.000 persone in delirio sotto la pioggia per due ore e mezza. Non una pioggerella estiva, un nubifragio, lei è fradicia, dalla sesta canzone non sente più nulla, gli auricolari zuppi d'acqua e il microfono che perde colpi. E alla fine è un trionfo, dettato più dall'adrenalina, dalla forza e dall'energia trasmesse da tutta quella gente sotto e intorno al palco che accompagna lo spettacolo. A loro, e a tutti quelli che amano le sue canzoni, Laura Pausini ha voluto dedicare questo libro fotografico, vero omaggio alle persone che hanno avuto la voglia di gioire e cantare con lei "dal primo all'ultimo minuto, fradici, felici, unici".
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