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scheda di Pozzan, M.T., L'Indice 1989, n. 9
Gli autori descrivono la loro esperienza di terapeuti della famiglia nel Centro per il bambino maltrattato (CBM}, istituito nell'85 dal Comune di Milano. Nell'ottica sistemica il maltrattamento infantile è considerato il sintomo di una patologia familiare, così l'intervento si rivolge alla famiglia nella sua globalità e non al genitore responsabile del maltrattamento. La modalità di presa in carico è stata messa a punto nel corso degli anni e si avvale di una stretta collaborazione con il Tribunale dei Minorenni che, ricevuta la segnalazione del maltrattamento allontana tutti i figli e invia la famiglia al CBM. La prima parte del libro riassume il percorso scientifico che ha condotto gli autori a predisporre questo tipo di intervento, la seconda ne illustra la metodologia attraverso un ricco materiale clinico. Perno dell'intervento è l'invio coatto dal TM: gli autori ci dimostrano come sia possibile compiere un lavoro terapeutico in assenza di una richiesta e, apparentemente, di una motivazione. Cirillo e Di Blasio ci fanno notare che le famiglie maltrattanti sono spesso "famiglie multiproblematiche, che una lunga storia di devianza, emarginazione, carenze affettive e socioculturali protrattasi per generazioni rende diffidenti e spesso ostili nei confronti dei servizi sociali in genere". D'altra parte essi ritengono che maltrattando il bambino in modo manifesto la famiglia esprima una richiesta di aiuto: l'invio coatto è, in questo senso, una risposta esplicita ad una domanda implicita e costituisce per la famiglia un contenitore "forte" capace di sostenere l'impatto emotivo della condotta violenta. Per lavorare in un contesto coatto occorre un'estrema chiarezza di intenti che vanno immediatamente comunicati alla famiglia; l'assoluta sincerità e l'imparzialità degli operatori coinvolti sono, secondo gli autori, condizioni indispensabili. La tecnica usata prevede l'intervento attivo dei terapeuti teso a "svelare alla famiglia il gioco patologico". Il disvelamento del gioco a tutti i suoi componenti consente alla famiglia di ristrutturarsi, con l'aiuto dei terapeuti, secondo modalità più sane. Unica pecca del libro, decisamente bello e stimolante, è l'uso di un linguaggio molto tecnico che impone sforzi di comprensione a volte davvero pesanti.
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