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Fantasmi è la storia di un viaggio: esotico, di conquista, avventuroso, impervio
«Romanzo complesso, questo Fantasmi di Cerami, il migliore, crediamo, di questo scrittore di linguaggi»/I> - Vincenzo Consolo
Fantasmi è la storia di un viaggio: esotico, di conquista, avventuroso, impervio. A intraprenderlo è una donna, Morena, che all’inizio sembra in fuga da una misteriosa, rimossa paura. È un mondo sconosciuto quello che lei attraversa, inconoscibile, clandestino, pieno di pericoli. Per districarsi Morena si traveste, va dal parrucchiere, cambia nome, cambia identità, cambia pelle. S’inventa un passato e lo impara a memoria. E quando è pronta si getta nella mischia, sperimenta un vivere nuovo tra gente nuova, in case, quartieri e città che aveva visto solo da fuori. L’universo nel quale Morena s’immerge, così distante da sé e così carismatico, è l’Italia dei nostri tempi, dov’è nata e dov’è sempre vissuta senza quasi accorgersene, da estranea. Da qualche anno però ha deciso di varcare la soglia, senza più esitare; si lascia alle spalle vacuità e illusioni e entra nella concretezza di tutti i giorni, sfiorando anime e toccando corpi. Il lettore piano piano si accorge che Morena non sta scappando, ma cerca qualcosa di molto importante, di vitale: uno spazio tutto suo, in cui riconoscere finalmente sé stessa e inquadrare gli altri nella giusta e veritiera luce; un luogo sicuro nel quale serenamente depositare un neonato e farlo crescere nell’allegria.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
" ...Inventa un personaggio, recita una creatura, divertiti a raccontare. Ti scoprirai diversa: poi dimenticherai quello che eri e sarai chi vorrai, e per chi sceglierai. " Questo virgolettato è una parte del "pensierino" che Morena scriveva da ragazzina, riesumato da Giorgio. Attorno a quell' esortazione ruota tutto il romanzo di Cerami, un' indagine psicologica a 360 gradi: un susseguirsi vorticoso di sentimenti, dalla paranoia ai sensi di colpa, alla passione incontrollata. Ma è fuorviante citare solo due nomi quando una stessa persona (Morena ) ne incarna tre. La prosa di Cerami coglie sempre nel segno e come sempre in Cerami si nota la passione per la scrittura. Se la prima parte di Fantasmi è affascinante tra due scenari cronologicamente molto distanti fra loro (l' Italia del secolo scorso e la vita di Maometto come soggetto di un improbabile film immaginato da un altro dei protagonisti, Claudio), è altrettanto vero che la ridondanza di scambi epistolari e di considerazioni sull'amore finiscono per appesantire la narrazione. La lettura di Fantasmi ha rievocato in me immagini di un ipotetico film del secolo scorso in bianco e nero, trionfo di quella media borghesia che popola i romanzi di Cerami. Si badi bene che, per il sottoscritto, i film in bianco e nero non sono un elemento riduttivo, bensì un ritorno a schemi di un mondo passato ricco di valori oggi soppiantati dallo strapotere della tecnologia. In Fantasmi c'è l' essere umano con tutte le sue debolezze, slanci ed elucubrazioni e Cerami sembra divertirsi ad ingarbugliare la matassa nel tratteggiare le personalità esaltandone all'eccesso la doppiezza.
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