Attrice italiana. Stella del cinema del ventennio, attrice dotata e versatile dai toni sommessi e trepidanti, bellezza diafana, quasi nordica, esordisce nel modesto Aldebaran (1935) di A. Blasetti, regista a cui rimane particolarmente legata pur lavorando con altri maestri del periodo. A proprio agio tanto in abiti medievali (Ettore Fieramosca, 1938) e cornici fantastiche (La corona di ferro, 1941) quanto in più briosi ruoli da «telefoni bianchi» (La contessa di Parma, 1937), tutti film di Blasetti, contribuisce con naturale eleganza a garbate ricostruzioni di ambienti tra Ottocento crepuscolare (Cavalleria, 1936, di G. Alessandrini) e Novecento pittoresco (Napoli d'altri tempi, 1937, di A. Palermi). Dopo la guerra e il cinema di propaganda (Harlem, 1943, di C. Gallone), legata a moduli recitativi pre-neorealisti (Un giorno nella vita, 1946, di A. Blasetti), continua ad apparire in ruoli secondari, brillando da protagonista solo nel raffinato contesto di La rosa rossa (1973) di F. Giraldi.