"Nome d'arte di Luigia Manfrini Farné, attrice italiana. Di formazione teatrale, interpreta spesso al cinema ruoli aggressivi e sensuali. Esordisce con lo storico I cospiratori del golfo o Re burlone (1935) di E. Guazzoni, con cui lavora anche in I due sergenti (1936). È presente in moltissime produzioni accanto ai maggiori divi dell'epoca, come A. Nazzari, G. Cervi, C. Calamai e Totò (Animali pazzi, 1939, di C. Bragaglia). Nel 1940 viene diretta per la prima volta da A. Blasetti (Un'avventura di Salvator Rosa), feuilleton di cappa e spada, notevole per le scene e i costumi; lo stesso anno interpreta un altro film storico (La fanciulla di Portici di M. Bonnard, fantasiosa ricostruzione della rivolta di Masaniello) e Il segreto di villa Paradiso di D.M. Gambino, noir sudamericano in cui interpreta un'artista di night. Con Blasetti nel 1941 ha un ruolo in La cena delle beffe e in La corona di ferro, fantasy pacifista in anni di guerra. Efficace interprete di pellicole che segnalano il passaggio dal calligrafismo alle prime inquietudini del nascente neorealismo, recita poi in Nozze di sangue (1941) di G. Alessandrini, in La bella addormentata (1942) di L. Chiarini (tra le sue prove più interessanti) e in Fari nella nebbia (1942) di G. Franciolini. Nel 1942 la si rivede in uno sfarzoso dramma storico (Fedora di C. Mastrocinque), dove è tormentata tra amore e vendetta, e in Gelosia di F.M. Poggioli, trasposizione di Il marchese di Roccaverdina di L. Capuana. L'ultimo film, è La locandiera (da C. Goldoni) di L. Chiarini, del 1944. Nel 1945, per la sua collaborazione con la Repubblica di Salò, viene uccisa dai partigiani insieme a O. Valenti, suo partner sullo schermo e nella vita. Le vicende dei due attori e amanti sono raccontate nel melodrammatico Sanguepazzo (2008) di M.T. Giordana, con M. Bellucci a dare corpo e anima alla F."