Nome d'arte di R. Fortunati, attore italiano. Poeta in romanesco agli esordi, trova una ribalta televisiva che gli apre le porte del cinema. Istintivo e naturale, trasferisce sul grande schermo la maschera umana e disincantata del ragazzo di borgata a partire da Ultrà (1990) di R. Tognazzi, seguito da diverse altre pellicole nelle quali rifinisce le caratterizzazioni sia da «buono» (La scorta, 1993, di R. Tognazzi) sia da «cattivo» (Vite strozzate, 1996, ancora di Tognazzi). Dalla fine degli anni ’90 appare in diverse fiction poliziesche.