Nome d'arte di V. Clara Jones, attrice statunitense. Si dedica subito allo spettacolo entrando a soli sei anni alla Scuola d'arte drammatica. Grazie alla Saint Louis Municipal Opera Company comincia a girare gli States fino a quando, a Hollywood, non viene scoperta dal produttore S. Goldwyn. Occhi verdi, biondissima, pelle di porcellana, la sua leggendaria bellezza non sfugge a Goldwyn che le fa immediatamente firmare un ricco contratto per numerosi film. La sua popolarità cresce a ogni apparizione cinematografica, specialmente in Technicolor fra gli anni '40 e '50, quando ricopre il suo primo ruolo da protagonista in Il pirata e la principessa (1944) di D. Butler. Nel 1948 viene «rubata» dalla mgm che la impiega in pellicole di ogni genere (drammi, commedie e musical, nei quali però viene sempre doppiata al momento di cantare) e le dà la possibilità di dimostrare la sua, non sempre accreditata, bravura nei film La furia umana e Gli amanti della città sepolta, entrambi di R. Walsh e del 1949. La major sfrutta la sua attraente immagine finché l'intero sistema degli studios non si affievolisce, lasciando cadere anche le vite artistiche delle proprie creazioni, come quella della stessa M. che negli anni '60 si vede costretta a tornare al teatro.