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"Chi vorrebbe una Francia senza Louvre o una Russia senza Hermitage? Chi saremmo noi senza i musei? I musei possono anche custodire i peggiori segreti del potere e delle persone." Il regista russo, Aleksandr Sokurov, ci invita a riflettere sulla importanza dell'arte e del patrimonio culturale sia per l'uomo che per le Nazioni. Una importanza che alcuni uomini per fortuna avevano già colto ed è grazie a loro se tante opere non sono andate perdute nel tempo. Il regista ci narra la vera storia, poco nota purtroppo, di Jacques Jaujard e del conte Franz Wolff-Metternich nella Parigi occupata dai tedeschi.
Recensioni
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Sokurov utilizza il Louvre come macchina del tempo e si fa pittore, storico e marinaio
Trama
Jacques Jaujard era il conservatore in carica nel momento in cui la Francia fu occupata dai nazisti. Il conte Franziskus Wolff-Metternich era invece l'uomo mandato da Berlino per ispezionare l'inestimabile patrimonio artistico del museo parigino e trasferirne in Germania una parte. I due erano molto diversi, un funzionario e un aristocratico, e molto nemici, ma collaboreranno per preservare i tesori dell'arte e ciò che rappresentano. Sono loro a cui pensa Sokurov, nel realizzare un film sul Louvre, ma anche a Napoleone e alla Marianne, fuoriusciti dai dipinti, all'Hermitage e all'assedio di Leningrado, e a un mercantile che viaggia nella tempesta, come una moderna arca, con un carico di quadri che rischiano di finire per sempre in fondo all'Oceano.
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